lunedì 25 marzo 2013

EMOFILIA: COME UNA MALATTIA HA CAMBIATO LA STORIA


                     Alix d'Assia
Famiglia zar Nicola II
Dal sito: www. altezza reale. com, ho trovato questo bellissimo articolo  che ci spiega come l'emofilia abbia condizionato, tramite la regina Vittoria, anche il trono di Russia e di Spagna.



Leopoldo d'Albania


MALATTIE LEGATE AI CROMOSOMI SESSUALI

Alessio , figlio dello zar Nicola II, era affetto da emofilia
Il sesso di un individuo dipende da due cromosomi:  le femmine hanno 2 cromosomi X (XX), mentre  i maschi hanno 1 cromosoma X e 1 cromosoma Y (XY). Una figlia femmina eredita un cromosoma X da sua madre ed un cromosoma X da suo padre; un figlio maschio, invece, eredita un cromosoma X da sua madre ed un cromosoma Y da suo padre. Ci sono delle patologie  che dipendono da geni collocati sul cromosoma sessuale X, che presenta molti geni importanti per la crescita di un individuo. Il cromosoma Y, invece, è piccolo e contiene i geni necessari per lo sviluppo maschile e la produzione degli spermatozoi: eventuali difetti su questo cromosoma sono correlati a deficit della fertilità maschile. Nessun gene vitale risiede  sul cromosoma Y. Cosa succede in caso di anomalie sul cromosoma X?

Se una femmina presenta un allele recessivo mutato collocato su un cromosoma X ed un allele sano situato sull’altro cromosoma X, sarà portatrice sana della malattia genetica legata al cromosoma X. Normalmente la persona portatrice non ha la malattia ma, in alcuni casi, può mostrare lievi sintomi della patologia. 
I maschi, invece, hanno un cromosoma X ed un Y (X Y) e, quindi, se il maschio porta una mutazione recessiva sul cromosoma X sarà affetto dalla patologia: non c'è, infatti, un’altra copia di quel gene, per compensare l'errore, sul cromosoma omologo.

Esempi di malattie recessive legate all’ X sono l’emofilia, il daltonismo e la distrofia muscolare di Duchenne. 

Vediamo cosa succede nel caso in cui la madre è portatrice sana di una malattia recessiva legata al cromosoma X , il padre invece sano 


   X
      Y
X
  XX
XY
  X
  XX
XY
 figlie femmine 50%  sane e il 50% portatrici sane; 
 figli maschi  50%  sani ed il 50% malati


Nella rara eventualità in cui la mamma sia portatrice sana di una malattia recessiva legata al cromosoma X ed il papà sia malato della medesima malattia, anche le figlie femmine possono presentare la patologia:
          

X
Y
X
XX
XY
 X
XX
XY
                                                                                                                                                                                               
figlie femmine 50% portatrici sane 50% malate  figli maschi    50% sani 50% malati                                                                



Questo può accadere  nei matrimoni tra consanguinei e per  tutte le patologie ereditarie, indipendentemente dal cromosoma coinvolto: i consanguinei, infatti, hanno una maggior quantità di geni in comune ed è, quindi, più facile che si manifestino patologie ereditarie.

Infine esistono alcune rare malattie legate al cromosoma X che si trasmettono con modalità dominante. Un esempio è una forma di rachitismo resistente alla vitamina D. Se è la madre a trasmettere questa anomalia, il 50% dei figli maschi ed il 50% delle figlie femmine manifesterà la malattia, proprio perché è legata ad una mutazione dominante. 

In parte tratto dal blog www.scienceforpassion.com

CHAOS/ UN' AVVENTURA MATEMATICA


"CHAOS |Un'avventura Matematica" è un film in nove capitoli, della durata di tredici minuti ciascuno, che parla di Matematica alla portata di un vasto pubblico! Gli argomenti spaziano dai sistemi dinamici, all'effetto farfalla e alla teoria del caos.
Il film è stato prodotto da Jos Leys, Étienne Ghys e Aurélien Alvarez ed è distribuito sotto licenza Creative Commons.
Vi metto il link al blog matem@ticamente  sul quale ho trovato questa bella risorsa, con tutti   i nove capitoli!                                                          

                                                                  Cap.1- pantarei                                                               


cap. 7- l'effetto farfalla


domenica 24 marzo 2013

LE MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE


Le malattie autosomiche si trasmettono dai genitori ai figli e sono dovute a mutazioni presenti sui cromosomi autosomi, cioè i cromosomi non legati al sesso.  Si parla di  malattie autosomiche recessive e di malattie autosomiche dominanti.
Nelle malattie autosomiche recessive, perchè la malattia si manifesti, è necessario che il figlio erediti l'allele recessivo mutato da entrambi i genitori;  se, invece, il figlio  eredita un allele mutato ed uno normale, si dice che è portatore sano della malattia. Essere portatore sano non vuol dire  avere la patologia, ma avere nel proprio DNA un allele mutato, che può essere trasmesso alle generazioni successive.
Normalmente i genitori di un bambino malato non manifestano la malattia in quanto sono portatori sani: entrambi i genitori presentano  sia l'allele dominante sano sia l'allele recessivo mutato, ma entrambi possono trasmetter al figlio l' allele mutato, causa della patologia.


Esempi di malattie autosomiche recessive sono: la fibrosi cistica, la fenilchetonuria, l'anemia mediterranea (o talassemia) o l'albinismo.


Se i membri di una famiglia sono portatori sani di una patologia senza saperlo, il bambino può essere il primo a manifestare la malattia


Si può schematizzare la situazione con il quadrato di Punnett:

 Indichiamo con “a” l’allele malato e con “A” l’allele sano,  sia la mamma che il papà sono “Aa”, dato che sono entrambi portatori sani.



A
a
A
AA
Aa
         a
Aa
aa
 25% AA figli sani

 50% Aa figli  portatori sani

                                                     25% aa figli malati 

Vediamo ora cosa succede nel caso in cui  un genitore siano sano e l'altro portatore: la coppia avrà il 50% dei figli sani ed il 50% dei figli portatori sani


Serviamoci ancoradel quadrato di Punnett:


A
a
A
AA
Aa
        A
AA
Aa
50% AA figli sani

50% Aa figli portatori sani


Disegni dal blog www.scienceforpassion.com

CORREZIONI GUIDATE INVALSI 09/10 10 /11 e 11/12

TERZA MEDIA: INVALSI




da:  lnx.sinapsi.org/wordpress/


PROBLEMA DI MONTY HALL

Ultima parte del programma di terza: il calcolo delle probabilità. Iniziamo a parlare di questo famoso paradosso, che può servirvi se partecipate ad un gioco a premi ( cosa oggi non impossibile.....vi dice niente la parola pacchi????????)

Il problema di Monty Hall è un famoso problema di teoria della probabilità, legato al gioco a premi americano Let’s Make a Deal. Prende il nome da quello del conduttore dello show, Maurice Halprin, noto con lo pseudonimo di Monty Hall.

Il gioco consiste nel mostrare al concorrente tre porte chiuse; dietro una delle tre porte si trova un’automobile, mentre dietro le rimanenti due porte si nascondono due capre.
Il giocatore può scegliere una delle tre porte, dopo averla scelta, il conduttore dello show (il quale è a conoscenza di ciò che si trova dietro ogni porta) apre una delle altre due, mostrando al concorrente una delle due capre.


A questo punto offre al giocatore la possibilità di cambiare la propria scelta iniziale passando all’ unica porta restante.
Il quesito al quale bisogna rispondere è:
Cambiare porta migliora le chance del giocatore di vincere l’automobile?
La risposta è SI: cambiando le probabilità di successo passano da 1/3 a 2/3 quindi la probabilità di trovare l’automobile raddoppia.



Infatti, se andiamo ad analizzare i 3 scenari possibili, ciascuno avente probabilità 1/3, possiamo vedere che nei primi due se il giocatore decide di cambiare vince l’auto; nel terzo, invece, il giocatore che cambia non vince. Dal momento che la strategia “cambiare” porta alla vittoria in due casi su tre, le chance di vittoria adottando tale strategia sono 2/3.

1) Il giocatore sceglie la capra numero 1. Il conduttore sceglie l’altra capra. Cambiando, il giocatore vince l’auto.
2) Il giocatore sceglie la capra numero 2. Il conduttore sceglie l’altra capra. Cambiando, il giocatore vince l’auto.
3) Il giocatore sceglie l’auto. Il conduttore sceglie una capra, non importa quale. Cambiando, il giocatore trova l’altra capra.
da:   http://statisticvillage.altervista.org/blog/il-problema-di-monty-hall/

Dalla serie televisiva Numb3rs, un filmato che cerca di spiegare tutto questo in modo molto semplice ( per modo di dire....)


mercoledì 20 marzo 2013

ESERCITAZIONI ALLA PROVA D' ESAME

  Dal blog: matematicamedie.blogspot.com


1. Una funivia sale alla velocità di 12 km/h nella prima metà del percorso e alla velocità di 18 km/h nella seconda metà del percorso. Compie ognuno dei due tratti del percorso in 10 minuti.


  • Calcola la lunghezza del percorso
  • Calcola la velocità media sull’intero percorso

2. Risolvi l’equazione:

x (x+1)3-(2x-1)26= (x+1)(x-1)2- 5x (x+3)6


3. Considera i seguenti dati che riguardano i pesi, in chilogrammi, degli alunni di una classe:

40, 55, 51, 54, 42, 58, 47, 50, 68, 53, 52, 45, 60, 40, 53, 50, 56, 60, 50, 40, 54, 25, 54, 54, 50
  • Costruisci la tabella di frequenza
  • Calcola il peso medio degli alunni, la moda, la mediana
  • Quanti sono gli alunni il cui peso è sotto al peso medio della classe? Quanti sono quelli il cui peso è sopra?

APPARATO RESPIRATORIO

Continua il nostro viaggio alla scoperta del corpo umano...Filmato sull'apparato respiratorio, chiaro, con un po' di storia della scienza.


PRIMA MEDIA: PREPARAZIONE INVALSI 2

Ecco la prova a.s. 2010/2011 e la griglia di correzione, da utilizzare secondo le precedenti indicazioni.

Prova 2010/2011: 
http://www.engheben.it/prof/materiali/invalsi/invalsi_prima_media/2010_2011/invalsi_matematica_2010-2011_prima.pdf

Griglia di correzione:


PRIMA MEDIA: PREPARAZIONE INVALSI

Vi metto i link alla prova invalsi 1^ MEDIA a.s. 2009/ 2010,  ed anche la correzione guidata.
Risolvete  i quesiti ma se non ci riuscite, confrontate le risposte esatte che vi possono aiutare a capire i vostri errori e a facilitare la correzione e la discussione  in classe

 INVALSI 2009/2010: http://www.engheben.it/prof/materiali/invalsi/invalsi_prima_media/2009_2010/invalsi_matematica_2009-2010_prima.pdf

CORREZIONE GUIDATA: http://lnx.sinapsi.org/public/Matematica_0910_I_Media_Correzione.pdf



lunedì 18 marzo 2013

LA MEIOSI E LA VARIABILITA'


E' sempre difficile far capire la meiosi.
Ho cercato di dare il mio contributo con questi disegni fatti con la LIM. Vediamoli insieme e speriamo di aver raggiunto lo scopo!

                              
Meiosi from Maura Bracaloni


cromosomi umani: 22 coppie +1 coppia cromosomi sessuali

SOLIDI COMPOSTI

Per la terza, so che vi piacerà moltissimo, un problemino ...


MENDEL: TERZA LEGGE

martedì 12 marzo 2013

LABORATORIO: COL CAVOLO!


Materiali
Fornello,  foglie di radicchio rosso, forbici, beuta, becker, imbuto, carta da filtro, bacchetta di vetro, beuta.

Procedimento
  • Tagliare  il radicchio in piccoli pezzetti. Nel frattempo riscaldare fino quasi ad ebollizione dell'acqua contenuta in un becker.
  • Immergere le foglie sminuzzate nell’acqua e attendere  fino a quando il liquido appare viola scuro (circa 5 minuti), mescolando di tanto in tanto.
  • Sistemare la carta da filtro nell'imbuto, appoggiare l'imbuto sull'imboccatura della beuta e versarvi poco alla volta il liquido colorato, aiutandosi con una bacchetta di vetro per trattenere il più possibile i pezzetti di insalata contenuti  nel becker.
  • Abbiamo poi  messo l’indicatore così ottenuto in tre provette e in due di esse abbiamo aggiunto acido cloridrico ed idrossido di sodio.


Osservazioni
La soluzione con l’ indicatore cambia colore a seconda che venga a contatto con una sostanza acida (  vira al  rosso ) o basica  (vira al verde oliva)


Conclusioni
Molti indicatori sono sostanze naturali. Nel radicchio rosso, come in molte bacche infiorescenze e fiori, sono contenuti ANTOCIANI, che, con la loro intensa colorazione, celano ai nostri occhi il colore della clorofilla. Questi indicatori naturali si possono estrarre con alcool o acqua e si presentano di colore rosso in soluzione fortemente acida, violetto in soluzione debolmente acida, blu verde in soluzione basica.

A cura di Omar Vitali. a.s.2011/2012

VIDEO SUI CAMBIAMENTI DEGLI ESSERI VIVENTI

Un bellissimo documentario sui cambiamenti che intervengono negli esseri viventi durante il corso della loro vita!!!                          

                                          Mutazioni Animali Doc National Geographic


                               

ALEXANDER FLEMING E LA SCOPERTA CASUALE DELLA PENICILLINA

Federico Veronelli della IB ha trovato in rete  un articolo che spiega  come  è avvenuta la scoperta della penicillina.

Alexander Flaming
La scoperta della penicillina avvenne per puro caso: durante i primi anni del Novecento la convinzione che ci fossero agenti micotici che potessero aiutare l'uomo a difendersi da altri germi patogeni era diffusa, ma non provata. La ricerca in questo senso languiva senza poter produrre effetti utili.
Il punto di svolta si ebbe quando Alexander Fleming, nel suo laboratorio di St. Martin, a Londra, verificando lo stato di una coltura di batteri, vi trovò una copertura di muffa. Questo evento non aveva nulla di straordinario, poiché erano normali situazioni del genere; la cosa eccezionale fu invece il fatto che questa muffa aveva annientato tutti i batteri circostanti.
La scoperta, come si è detto, fu casuale; infatti, se si fosse trattato di un altro tipo di germi, o di un altro tipo di muffa, o più semplicemente di uno scienziato più distratto, probabilmente tutto sarebbe passato inosservato.
La scoperta non suscitò all'epoca grande entusiasmo, anche perché la penicillina non curava molte altre malattie, tra cui la più banale influenza. Inoltre, essendo eliminata piuttosto velocemente, erano necessarie diverse somministrazioni giornaliere per ottenere l'effetto desiderato.

Nel 1941 però successe qualcosa che dimostrò, invece, l'efficacia reale di questo ritrovato. In un ospedale di Oxford, durante la guerra, era ricoverato un poliziotto che stava per morire di setticemia a causa di una piccola ferita infetta al lato della bocca.
Rivelatesi inutili le somministrazioni di sulfamidici, al poliziotto venne iniettata una dose di penicillina di 200 mg. Accanto al suo letto non c'era Fleming, ma i suoi due collaboratori Chain e Florey; un netto miglioramento cominciò a vedersi. Purtroppo, le scorte di penicillina si esaurirono ed il poliziotto morì, ma l'efficacia del farmaco contro le infezioni fu definitivamente dimostrato. In Gran Bretagna e negli USA cominciò una massiccia produzione del preparato.
Nel 1944 Alexander Fleming fu insignito del titolo di baronetto e l'anno dopo divise il premio Nobel con i suoi collaboratori Chain e Florey. 
Fleming morì nel 1955 e fu sepolto nella Cattedrale di S. Paolo, insieme ad altri inglesi illustri.

domenica 10 marzo 2013

PROBLEMI SUI SEGMENTI E SISTEMA GRAFICO

Per i ragazzi di prima, utile utile, visto che tanti fanno ancora fatica con i problemi risolvibili con il sistema grafico. Avevamo già visto questa risorsa, alcuni mesi fa, ma allora era stato difficilissimo per voi orientarsi.
Vediamo se abbiamo fatto dei progressi!                                                

                                                                 Clik su immagine




sabato 9 marzo 2013

SCOMPOSIZIONE IN FATTORI PRIMI: VIDEO RIPASSO



E se qualcuno ha ancora bisogno di una spiegazione , ecco qui un bel ripassino!


DOCUMENTARI BBC KNOWLEDGE SU RETE 4!


Ragazzi, ogni domenica, per 12 settimane, alle  9 del mattino, su  Rete 4 potrete  vedere i migliori documentari trasmessi da BBC Knowledge riguardanti la natura e gli animali.
La prima trasmissione è già andata in onda domenica 3 marzo ed era un fantastico viaggio nel cuore del nostro pianeta. 
Domani si parlerà dell'uomo e del suo rapporto con il lupo: un team di scienziati  ha studiato  uno degli animali più belli e bistrattati dall’ uomo e come il branco reagisce alla presenza umana.
Se volete conoscere  il contenuto di tutte le puntate, andate qui
Qui sotto invece trovate dei  video promo BBC knowlwdge: guardateli, sono una meraviglia!


E' SABATO, ANDIAMO AL CINEMA


Un uomo, un inventore, cavalca il suo cavallo meccanico ed incontra una donna che sta cogliendo delicatamente un fiore; i due si innamorano e si sposano. Arrivati nella città dove vivranno la donna decide di andare a fare una passeggiata ma si accorge che ogni cosa, dagli animali alle piante, sono tutte meccaniche, fredde, prive di vita. Tornerà a casa e quando si accorgerà che anche il suo bellissimo fiore è stato sostituito da una pianta meccanica, morirà. L'uomo, incapace di accettare la sua morte, le costruisce un cuore artificiale e la tiene a sé come robot. Ma proprio questa perdita gli farà capire quanto sia stupido cercare di ricreare ogni cosa meccanicamente, perché niente può rimpiazzare qualcosa che respira e pulsa di vita propria, nemmeno gli ingranaggi più avanzati.
Questo cortometraggio è un'occasione per riflettere sul rischio di essere oggi sopraffatti dal meccanicismo e dalla realtà virtuale, dimenticando la pienezza della realtà.

mercoledì 6 marzo 2013

BURRO CONTRO MARGARINA

                              
                                             What is the difference between butter and margarine? 
                 


                               

FUNGHI PROPRIAMENTE DETTI


Ecco come nasce un fungo, come si forma il micelio e come da questo emerge il corpo fruttifero, che produrrà poi le nuove spore


                                         

SETTIMANA DELLA LETTURA


Quarta settimana lombarda di promozione della lettura 

dal 15 al 21 aprile 2013




COMETE: TRAFFICO NEI CIELI


Ecco un video sulle comete: cliccate sull'immagine.


Spettacolo assicurato per le comete del 2013 che ci faranno stare con il naso all’insù, probabilmente anche in pieno giorno! La  cometa Pan Stars sara’ visibile tra pochi giorni, la cometa Ison è prevista per la fine di novembre 2013 ed i primi mesi del 2014.

La cometa Pan Stars, nome scientifico 258/pan-starrs, delle due e’ la cometa più grande e sarà visibile di sera.

Ma veniamo alla più’ luminosa! Parliamo della cometa  Ison prevista per il novembre 2013! La luminosità di Ison e’prevista, salvo smentite, maggiore di quella della luna piena, tanto c’e’ chi ipotizza che potra’ esser vista in pieno giorno!
Bisogna però tener ben presente che la luminosità  dipende dalla distanza da cui passa davanti al Sole e da un delicatissimo equilibrio che, se per un verso potrebbe farla brillare a piu’ non posso, per altro verso potrebbe portare al suo repentino scioglimento come già accaduto per la cometa Elenin qualche mese fa.

Le comete sono quindi del tutto imprevedibili! E tale caratteristica deriva proprio dalla natura del nucleo, che può essere più o meno ricco di polveri e avere una crosta ghiacciata più o meno favorevole a rilasciare nello spazio gas e detriti.


martedì 5 marzo 2013

MENDEL E LA NASCITA DELLA GENETICA


Un video chiaro sugli esperimenti Mendel, in cui sono anche definiti  gli elementi base della genetica: gene, allele, carattere, dominante, recessivo. Per la terza, un aiuto per ripassare  le basi della genetica. 



All’inizio del XX secolo ci fu una riscoperta degli studi di Mendel che portò, nei decenni successivi, a numerose ricerche nel campo della genetica. Molti scienziati raggiunsero risultati simili anche lavorando indipendentemente. Nel 1902 il biologo americano Walter Sutton notò che i cromosomi risultavano appaiati fin dall’inizio della prima divisione meiotica. In seguito a questa scoperta Sutton continuò ad indagare le analogie delle sue osservazioni con le leggi di Mendel.
I risultati delle sue ricerche sono poi stati riassunti nella teoria cromosomica dell’ereditarietà. Questo modello interpretativo, alla base della genetica classica, è riassumibile in alcuni punti fondamentali:

  • all’interno dei gameti sono presenti i cromosomi;
  • i geni (quelli che Mendel chiamava fattori) si trovano sui cromosomi in posizioni ben determinate definite loci genici;
  • In tutte le cellule somatiche metà dei cromosomi proviene dalla madre, l’altra metà dal padre. 

Le prove a sostegno di questa teoria si susseguirono negli anni provenendo da diversi laboratori genetici sparsi in tutto il mondo. Tra questi, quello di T.Morgan fu quello di riferimento grazie agli studi sull’ereditarietà dei caratteri di una specie che, da quel momento in poi, venne considerato l’organismo modello: il moscerino della frutta (Drosophila melanogaster). Morgan sperimentò numerosi incroci dell’insetto e riuscì a dimostrare l’esistenza di un legame tra il gene responsabile del colore dell’occhio del moscerino e un cromosoma specifico. 


Il video è tratto da  Oilproject, una scuola virtuale gestita da studenti, gratuita ed aperta a tutti, in cui si discute di attualità, economia, letteratura, filosofia, Internet e politica. Le lezioni avvengono online (sia in diretta, sia in differita) e sono tenute da volontari che condividono le loro conoscenze senza altro fine che la divulgazione libera dell'informazione. Chiunque può registrare una lezione e proporla alla community. Con oltre 9000 studenti, Oilproject è la più grande scuola online in Italia.

DENTRO LA CELLULA

Ecco un video del canale " canadanaturemuseum che ci mostra in  una ricostruzione al computer  in 3D degli  organelli cellulari che contribuiscono al funzionamento e alla vita della cellula.  BELLOO!!
Non è facile immaginare gli organelli cellulari, ma questo video ci aiuta! 



Aggiungo " The Cell Song ", un modo allegro ed  originale per passare in rassegna tutti  gli organelli, sia della cellula vegetale che di quella animale!



........e anche questa allegra canzone, sempre dal titolo  " The Cell Song "...

                                      

lunedì 4 marzo 2013

CLASSIFICAZIONE DEI TRIANGOLI

Cliccate sull'immagine e  troverete una applet Java di geogebra  relativa alla classificazione dei triangoli del prof. Enzo Mardegan
Per gli alunni di prima!


sabato 2 marzo 2013

COCA COLA, LIGHT, ZERO: QUALE SCEGLIERE?

INGREDIENTI:

– acqua
– zucchero
– anidride carbonica
– colorante E150d
– acido fosforico
– aromi naturali - inclusa caffeina

La quantità di zucchero è veramente eccessiva , come abbiamo già detto già qui, l'acido fosforico può causare osteoporosi, la caffeina può limitare l'assimilazione del ferro, il colorante E150d, secondo una ricerca pubblicata sul Lancet Oncology, sembrerebbe essere cancerogeno.
Inoltre, contrariamente a quanto dice la pubblicità, le bevande zuccherate non placano la sete ma la fanno aumentare nell' arco della giornata.


COCA COLA LIGHT

INGREDIENTI:
– acqua
aspartame
– acido fosforico
– anidride carbonica
– colorante E150d
– aromi artificiali - inclusa caffeina
L'aspartame (noto anche con il nome di Nutra Sweet), e' circa 200 volte piu' dolce dello zucchero normale, ma non fornisce energia. E' composto da due aminoacidi: la fenilalanina e l'acido aspartico. Si usa nelle bibite "light", nel sidro, nelle bevande a basso contenuto calorico, nei dolcificanti da tavola, negli yogurt di frutta, nelle bibite con vitamina C, nei dolci, nelle pastiglie per la gola, nei chewing gum senza zucchero e nelle marmellate a basso contenuto calorico. Il sospetto che possa essere cancerogeno e provocare allergie non e' stato mai né dimostrato né smentito da ricerche scientifiche sistematiche, cosi' come il fatto che l'assunzione di cibi contenenti aspartame possano provocare danni neurologici gravi a chi soffre già di certe patologie al sistema nervoso.
Gli aromi non sono naturali, ma artificiali.

                                                            
COCA COLA ZERO
.

INGREDIENTI:

- Acqua
- Anidride carbonica
- Colorante E 150d
- Ciclammato di sodio
- Acesulfame
- Aspartame
- Acido fosforico
- Aromi (inclusa caffeina)
- Citrato trisodico

Vengono utilizzati tre dolcificanti sintetici, tra cui il ciclammato che  e' circa 30 volte piu' dolce dello zucchero normale. Si usa come dolcificante da tavola, nei gelati, nelle bibite, dei dessert, nelle marmellate a basso contenuto zuccherino, nei dolci, nelle torte, nei chewing gum, nei sussidi dimagranti e negli integratori alimentari. Si sospetta potenzialmente cancerogeno e negli USA è stato vietato il suo utilizzo.
Ricompaiono gli aromi naturali.

CONSIGLI: I MEDICI CONSIGLIANO DI NON BERE PIU' DI UNA LATTINA AL GIORNO DI COCA COLA . L'ALTERNATIVA ALLO ZUCCHERO SONO LE VERSIONI LIGHT E ZERO, TUTTAVIA L' ASSUNZIONE DI DOLCIFICANTI SINTETICI NON E' DEL TUTTO SICURA PER LA SALUTE.
SE HAI SETE..................

                                                                       
BEVI ACQUA !!!



UN' ISOLA DI PLASTICA GRANDE COME IL TEXAS!!!MORTE DEGLI ANIMALI

Questo video è stato girato  su un'isola nell'oceano che si trova a 2000 km di distanza da qualsiasi altra costa. Non ci vive nessuna persona ed è un paradiso per tutti gli uccelli migratori.
Purtroppo il risultato di un reportage ha portato alla luce una verità agghiacciante che potete vedere in questo video.





L’esistenza di vasto accumulo di rifiuti in diverse parti degli oceani e in molte coste è ormai un dato evidente.
Su Current Biology di questo mese viene fatto il punto della situazione, fra nuove ricerche, ipotesi e soluzioni per risolvere un problema vasto e cruciale.
In circa un mese trascorso a setacciare le acque di Honolulu, un gruppo di 38 ricercatori e volontari con a capo la biologa marina Emelia DeForce, ha raccolto circa 70 mila pezzi di plastica, per un totale di 118 tonnellate.
L’area interessata è la ormai leggendaria Great Pacific Garbage Patch, l’isola galleggiante di spazzatura, un agglomerato di rifiuti trasportati dalle coste attraverso le correnti oceaniche.

The Great Pacific Garbage Patch, also called the Pacific Trash Vortex, is a ‘gyre of marine litter in the central North Pacific Ocean’. Some scientists say it is as big as Texas, or maybe even as large as the US. It is made up of ‘pelagic plastics, chemical sludge, and other debris that has been trapped by the currents’. Unfortunately it is not visible by satellite.

Esistono cinque grandi correnti nel mondo, che ruotano in senso orario nell’emisfero boreale e in senso antiorario in quello australe. Sono le grandi arterie degli oceani, attraverso le quali avvengono gli scambi termici e di nutrienti e lungo le quali s’intrecciano le rotte migratorie di uccelli, pesci e tartarughe.
L’intrusione di materiali plastici in queste grandi correnti ha conseguenze varie, come l’ingestione da parte di animali che scambiano buste di plastica per meduse, provocando la morte per soffocamento. Gli Albatros scambiano pezzi di plastica per cibo, dandoli addirittura ai propri piccoli.
E non è l’unico uccello marino ad aver inserito la plastica nella propria dieta: il Fulmaro (Fulmarus glacialis) che vive sulle coste del Nord Atlantico e del Nord Pacifico, è considerato addirittura un indicatore per inquinamento da plastica, per l’accumulo di questo materiale nel suo stomaco.

Rifiuti in una zona dell'Oceano Pacifico
Il problema è ancora più esteso se si considera la possibilità che minuscole particelle di plastica siano entrate nella catena alimentare degli oceani e dunque anche dell’uomo.

Secondo Anthony Andrady della North Carolina State University, la plastica che negli anni viene decomposta dall’azione del sole e dell’ossigeno, si trasforma in nanoparticelle che penetrano nell’organismo attraverso l’endocitosi. Per questo anche le plastiche biodegradabili non solo non risolverebbero il problema dell’inquinamento, ma addirittura lo moltiplicherebbero per tutti i miliardi di frammenti che penetrano nei tessuti degli esseri viventi.

Ricercatori del National Oceanic and Atmospheric Administraton hanno affrontato lo stesso problema analizzando campioni di zooplancton raccolti a largo delle coste americane del Pacifico. Anche le conclusioni di questo studio non sono confortanti: il zooplancton, alla base della catena alimentare oceanica, ha a sua volta ingerito nanoparticelle di plastica.
Che si assimilino in maniera chimica attraverso i tessuti o semplicemente mediante ingestione, le particelle hanno conseguenze sugli organismi sia nell’immediato sia per le generazioni future, poiché potrebbero innescare cambiamenti genetici. Se infatti alcuni materiali sono chimicamente inerti, altri sono tossici. Per questo secondo Miriam Doyle , che ha collaborato alla ricerca con il NOAA (the National Oceanic and Atmospheric Administration ).
sul zooplancton del Pacifico, è necessario focalizzare la ricerca sulle tipologie di particelle per capire quale effetto abbiano sull’ambiente.

Campagne del NOAA e di molte associazioni ambientaliste hanno spinto negli ultimi anni la stessa industria a riconsiderare i propri comportamenti: nel sito del NOAA' s Marine Debris Program si trova una lista di industrie che hanno adottato materiali o tecniche per ridurre l’uso di plastica.
Nel frattempo la ricerca prosegue, con dati ancora frammentari, ma con una certezza: le cosiddette isole di plastica sono solo la punta dell’iceberg di un problema tanto più pericoloso quanto più esteso geograficamente e biologicamente. (fonte – gaianews.it/ambiente/la-plastica-entra-nella-catena-alimentare-36367.html#.USx9j1EnaN0)

Veterinari che cercano di salvare un delfino che ha ingoiato della plastica

La chimica della plastica


  • Non conosciamo ciò che c'è nei prodotti di plastica che compriamo - e nemmeno le aziende alimentari. Le materie plastiche possono essere a base di petrolio o gas naturale, ma una volta che si arriva a un produttore di materie plastiche, decine di sostanze chimiche vengono aggiunte per rendere il prodotto rigido, resistente al calore, resistente ai raggi UV, morbido, flessibile. Per ogni funzionalità di una delle materie plastiche c'è una sostanza chimica aggiuntiva.
  • Metalli pesanti nella plastica: tra le migliaia di sostanze chimiche possibili aggiunte alle materie plastiche, alcune sono note per essere tossiche - ad esempio, il piombo e il cadmio sono spesso aggiunti ai prodotti in vinile per proteggerli da eventuali danni UV ed altre abbastanza disgustose come il grasso di pollo, usato per rendere l'esterno dei sacchetti di plastica più scivoloso. E abbiamo parlato dio cosa provocano ad esempio i metalli pesanti nei bambini...
  •  La plastica provoca l'acne: almeno così è per cani e gatti. Molti veterinari consigliano ai proprietari di animali di nutrire cani e gatti in ciotole di vetro, ceramica o acciaio inox perché quelle di plastica permettono ai batteri di riprodursi e moltiplicarsi, causando acne.
  • Se gli animali mangiano plastica: la plastica uccide molti uccelli e tartarughe marine. Girano numerose sul web le immagini di tartarughe marine soffocate dalla plastica o uccelli morti con lo stomaco pieno di rifiuti di plastica. In India sono morte decine e decine di mucche per ingestione di plastica per cui molti stati della nazione hanno vietato del tutto i sacchetti di plastica.
  • Riciclare non basta: il riciclaggio è solo una semi-soluzione ma non è la soluzione al nostro problema. Un esempio: la maggior parte della plastica che deve essere riciclata viene spesso fusa in impianti che inquinano l'aria e l'acqua locale in un processo gestito da persone che lavorano con poco o nessun equipaggiamento protettivo.  È solo rallentando il consumo di plastica che le cose possono cambiare. Come? Comprendo prodotti sfusi ed alla spina, usando contenitori di vetro riutilizzabili e borse per la spesa riutilizzabili, e soprattutto sperperando meno: il consumo critico è il nuovo modello che dovremmo seguire!