Risorse di genetica : Sono in inglese, ma sono molto semplici e "simpatiche ", una introduzione allo studio della struttura e funzione del DNA
Anche qui puoi trovare spunti interessanti ( Utah University )
martedì 25 febbraio 2014
lunedì 24 febbraio 2014
SIAMO FATTI COSI'
Esplorando il corpo umano (titolazione DeAgostini) o anche Siamo fatti così (titolazione Mediaset), è una serie televisiva francese a disegni animati, educativa, dedicata al funzionamento del corpo umano
Il cartone animato, destinato a un pubblico di bambini e adulti, illustra con l'aiuto di personaggi animati la struttura e le funzioni del corpo umano, utilizzando figure antropomorfe per rappresentarne i componenti microscopici, dai globuli bianchi alle vitamine, ai componenti del DNA. Fra i personaggi che hanno un ruolo centrale vi è un gruppo di globuli rossi formato da alcuni individui tra i quali Emo e Globina, ed un globulo rosso anziano, Globus, che fa da Cicerone, spiegando di volta in volta, durante ogni episodio, i principali aspetti della biologia umana.
Il cartone animato, destinato a un pubblico di bambini e adulti, illustra con l'aiuto di personaggi animati la struttura e le funzioni del corpo umano, utilizzando figure antropomorfe per rappresentarne i componenti microscopici, dai globuli bianchi alle vitamine, ai componenti del DNA. Fra i personaggi che hanno un ruolo centrale vi è un gruppo di globuli rossi formato da alcuni individui tra i quali Emo e Globina, ed un globulo rosso anziano, Globus, che fa da Cicerone, spiegando di volta in volta, durante ogni episodio, i principali aspetti della biologia umana.
domenica 23 febbraio 2014
LE CELLULE STAMINALI
Le cellule staminali sono cellule ancora indifferenziate, che possono "trasformarsi" in cellule di vari organi o tessuti. La scienza medica le sta utilizzando in modo sempre più massiccio per curare patologie e ricostruire tessuti.
Le nuove frontiere della medicina puntano moltissimo sulle cellule staminali, che potrebbero effettivamente rappresentare, in un prossimo futuro, l'arma più preziosa contro malattie oggi incurabili come il Parkinson e l'Alzheimer, ma anche contro altri tipi di patolgoie, tra cui i tumori e molte malattie rare genetiche.
Ma esattamente, di che tipo di cellule si tratta, dove si trovano e come possono essere utilizzate (a norma di legge)?
Intanto, partiamo dalla definizione: le cellule staminali sono delle cellule indifferenziate, in grado, cioè, di trasformarsi in cellule di diversi tessuti o organi. A loro volta, esse di distinguono in:
Totipotenti: in grado di diventare parte di qualunque tessuto organico
Pluripotenti: possono trasformarsi in cellule di molti organi o tessuti (ma non tutti)
Unipotenti: possono diventare cellule di un solo tipo
Le cellule staminali possono essere inoltre classificate in base alla provenienza:
Embrionali
Fetali
Cordonali e placentari
Adulte
Si trovano nell’embrione allo stadio di blastocisti (5-7 giorni dopo la fecondazione dell’ovulo) e possono essere prelevate, coltivate in vitro e mantenute come linee cellulari indifferenziate e specializzate. Sono state isolate per la prima volta nel topo nel 1981 e successivamente, nel 1989, nell’uomo ma il loro utilizzo in medicina come terapia di gravi malattie è ancora limitato.
La limitazione è dovuta alla difficoltà di trasformare le cellule embrionali in cellule specializzate e alla ancora scarsa conoscenza dei processi che sottointendono al passaggio da staminale a differenziata. Esiste infatti il rischio che tali cellule replicandosi in maniera incontrollata possano diventare cancerogene formando teratomi.
Nel 2009 l’FDA (Food and Drug Administration) ha autorizzato la Geron Corporation, un’azienda statunitense specializzata in biotecnologie, all’avvio della prima sperimentazione clinica al mondo basata su cellule staminali embrionali in pazienti affetti da lesione spinale acuta, nel 2010 sono partiti inoltre i primi trial per la rigenerazione della retina dell’occhio. I risultati di queste prime sperimentazioni sono attesi con impazienza per capire se e come procedere per i trattamenti di altre patologie.
Sono estratte da feti tra la decima settimana di gestazione fino alla nascita. Hanno le proprietà delle cellule staminali adulte con il vantaggio di avere maggiori capacità differenziative.
In Italia l’Istituto Superiore di Sanità ha autorizzato nel 2012 la prima sperimentazione clinica in fase I per l’utilizzo di cellule staminali cerebrali derivate da feto abortito per il trattamento della Sclerosi Laterali Amiotrofica.
Cellule staminali residue del sangue e della placenta che hanno la capacità di dare origine a tutte le cellule del sangue. Possono essere facilmente conservate tramite congelamento in banche specializzate e utilizzate sia per uso autologo sia eterologo.
Sono utilizzate per curare diverse malattie del sangue in particolar modo per le leucemie.
Le cellule staminali mesenchimali hanno origine dal mesoderma, il foglietto embrionale della blastocisti tra ectoderma e endoderma. Questo foglietto genera linee tessutali per lo più connettivali: a differenza delle cellule staminali embrionali, fetali o della placenta, questo tipo cellulare, essendo in una fase adulta, non è totipotente (ossia generatore di tutte le linee cellulari del corpo) ma pluri/multipotente, ossia può solo generare tipi di cellule connettivali e non altri tessuti di diversa derivazione embrionale (come neuroni od epiteli). Studi recenti hanno dimostrato possibilità di indurre queste cellule a differenziarsi non solo nelle cellule del tessuto di origine, ma anche in altri tessuti; quindi cellule staminali emopoietiche possono differenziarsi in neuroni, fibre muscolari ecc. Gli organi/ tessuti che possono fornire staminali adulte sono: pelle, tessuto muscolare, tessuto epatico, midollo osseo, tessuto nervoso.
La trans differenziazione potrà in futuro essere la chiave per curare malattie degenerative, oggi incurabili.
Puoi vedere anche questo filmato ( in inglese, ma facile ) e l'intervista ad Elena Cattaneo, coordinatrice del laboratorio UniStem, centro di ricerca specializzato sulle cellule staminali, dell’Università di Milano,
RICICLO DEI RIFIUTI ORGANICI E COMPOSTAGGIO
La frazione umida dei rifiuti solidi urbani (RSU) rappresenta circa il 40% dei materiali conferiti in discarica ed è riciclabile per usi energetici e agronomici. Tale parte è costituita da residui alimentari e da scarti o residui delle pratiche di giardinaggio, coltivazione e allevamento. Materiale per compost
Il recupero a fini energetici avviene tramite l’impiego di fermentatori o digestori, speciali contenitori nei quali il materiale organico è stoccato in base alla sua natura liquida o solida. All’interno di detti contenitori la frazione umida è sottoposta a un particolare processo di decomposizione batterica in condizioni di anaerobiosi spinta che produce anidride carbonica, idrogeno molecolare e metano, il cosiddetto biogas, utilizzabile come ecocarburante ed ecocombustibile. Questa tecnologia è in fase di perfezionamento per migliorare la produzione a livello quantitativo e qualitativo, in un’ottica di un sempre maggiore impiego del biogas a fini energetici e alla luce delle grandi rese possibili: indicativamente, da una discarica di circa 1 milione di metri cubi, soggetta a una crescita media annua di 60 mila metri cubi, è possibile estrarre quasi 5,5 milioni di metri cubi di biogas ogni anno.
Il compostaggio è la tecnica di riciclo che permette di riutilizzare la frazione umida dei RSU per usi agronomici, intendendo in tal senso l’impiego che se ne può fare come fertilizzante naturale. Il compost, detto anche terricciato o composta, è ciò che si ottiene dalla decomposizione e dall’umificazione di materie organiche di origine differente a opera di microrganismi e macrorganismi come insetti, lombrichi e funghi in condizioni aerobie, cioè in presenza di ossigeno, e con una ben definita percentuale di umidità. Tale processo si realizza spontaneamente in natura, ma può essere sfruttato e migliorato dall’uomo per le proprie necessità. Il compostaggio avviene in particolari recipienti detti compostiere o composter, di diverse dimensioni e struttura a seconda dell’impiego per usi domestici o industriali.
da: http://www.torinoscienza.it/dossier/rifiuti_organici_4397
sabato 22 febbraio 2014
X-RAY BODY IN MOTION - YOGA
L' Apparato locomotore è fondamentale per l'uomo, l' apparato locomotore del corpo umano è composto da ossa, muscoli e articolazioni questo apparato del corpo è molto delicato e complesso, ad iniziare dalle ossa che costituiscono l'impalcatura di sostegno del corpo. Perchè avvenga il movimento è necessario che le ossa possano spostarsi le une ripsetto alle altre e nello stesso tempo che siano unite tra di loro. Questa duplice funzione è assolta dalle articolazioni.
Ossa ed articolazioni hanno però bisogno di organi che producono energia meccanica per il movimento: questi sono i muscoli.
L'insieme delle ossa forma lo scheletro. Le ossa ai raggi x risultano opache perché contengono grandi quantità di sali di calcio.
Il numero delle ossa varia da individuo ad individuo e con l'età. Infatti nei giovani alcuni parti distinte delle ossa si saldano fra loro (sinostosi) per cui il numero delle ossa diminuisce con l'età.
Le ossa fondamentali dell'uomo sono 203.
X-ray Body in Motion - Yoga from hybrid medical animation on Vimeo.
mercoledì 19 febbraio 2014
E' SEMPRE POSSIBILE COSTRUIRE UN TRIANGOLO?
Come potete vedere in questa applet di GeoGebra i lati di un triangolo devono avere una determinata lunghezza per poter costruire il poligono.
La stessa cosa è rappresentata anche in questa gif animata
La stessa cosa è rappresentata anche in questa gif animata
lunedì 17 febbraio 2014
PESO SPECIFICO
Un problema sul peso specifico appena studiato, per gli alunni di terza :
Una sbarra di ferro (peso specifico: 7,8 kg/dm^3) pesa 50,7 kg. Una lastra di piombo (peso specifico: 11,3 kg/dm^3) pesa 56,5 kg. Quanti kg di argilla (peso specifico: 1,9 kg/dm^3) si devono attaccare a uno dei due corpi affinché essi vengano ad essere equivalenti?
Soluzione: 2,85 Kg.
Aggiungo anche un video per il ripasso:
Una sbarra di ferro (peso specifico: 7,8 kg/dm^3) pesa 50,7 kg. Una lastra di piombo (peso specifico: 11,3 kg/dm^3) pesa 56,5 kg. Quanti kg di argilla (peso specifico: 1,9 kg/dm^3) si devono attaccare a uno dei due corpi affinché essi vengano ad essere equivalenti?
Soluzione: 2,85 Kg.
Aggiungo anche un video per il ripasso:
domenica 16 febbraio 2014
ASK, FM, INFORMAZIONI PER..GENITORI
Che cos' è Ask.fm? Fondato da due fratelli lettoni, è un sito nato anche con buone intenzioni: mettere in contatto adolescenti giovani e un po’ timidi tramite il meccanismo della domanda.
Dicono che Ask.fm uccida, come se di per sé uno strumento informatico (perché i social network, in primis, sono questo…) possa essere un assassino. Del resto la cronaca nera è piena di casi di suicidio legati ad Ask.fm: c’è quello di Hannah Smith, quattordicenne di Lutterworth (Inghilterra) che si è impiccata lo scorso 2 agosto dopo aver subito insulti e offese sul social network. Poi, più da vicino per noi, c’è il suicidio di domenica di una ragazza a Cittadella. Nadia, 14 anni, dopo aver lasciato diverse lettere, si è tolta la vita lanciandosi dall’ex hotel Palace di Borgo Vicenza a Cittadella. A pesare, dicono gli inquirenti, anche gli insulti subiti su Ask.fm.
Dicono che il problema sia l’anonimato, contro il quale non c’è difesa. Né giuridica, né tanto meno morale. La pesantezza di insulti che tutti possono leggere devasta gli adolescenti, un social network del genere è un “letamaio in cui non mettere piede”, giusto per citare uno dei tanti articoli a tema apparsi di recente sul web.
Qui analizziamo il fenomeno a 360 gradi cercando di spiegare come nasce, cosa si propone di fare e come è legalmente regolamentato Ask.fm.
Cos’e’
In primis, va detto che Ask.fm è una community particolare, assimilabile ai vari social, ma con una caratteristica atipica: gli utenti possono interagire in forma anonima. E di utenti su Ask.fm ce ne sono 60 milioni, più di tredici si collegano quotidianamente, l’Italia è il paese che ne conta di più.
Su Ask.fm, che è tra i siti più utilizzati dai teenager, si possono porre domande per ottenere risposte, e per rispondere, questo sì, occorre registrarsi. L’ingresso è vietato ai minori di 13 anni, ma sai che deterrente su Internet (al netto dei filtri e dei divieti installati dai genitori sul pc di casa o sui tablet dei figli, of course)?!
Alcuni lo chiamano l’anti Facebook, proprio per il suo carattere di anonimato: tutti gli utenti possono condividere foto e pensieri in completa libertà e il potersi nascondere dietro a un nome falso toglie i freni e annulla ogni tipo di inibizione, permettendo ai bulli della rete di insultare chiunque senza alcun limite. Questo, ovviamente, non è possibile sui social tradizionali perché esiste un controllo, sporadico ma pur sempre presente, e perché l’identificazione di chi insulta funge da deterrente all’uso improprio di opinioni personali.
Cosa dice il regolamento
Qui potete leggerlo anche senza essere iscritti, mentre vi rimandiamo ai termini di servizio per avere un quadro onnicomprensivo del social. Prima di tutto è interessante la parte dedicata alle Domande che superano i limiti e che riporta: “Se si riceve una domanda che provoca disagio per qualsiasi motivo, non rispondere alla domanda, comunicarlo ad un genitore, tutore o a qualsiasi altro adulto di fiducia e bloccare l’utente che l’ha inviata in modo da impedire ulteriori contatti. Se la persona continua ad infastidire l’utente, segnalare l’abuso ad Ask.fm premendo il pulsante di segnalazione o direttamente alle forze dell’ordine“.
Per quel che riguarda l’anonimato, sempre sulle condizioni di Ask.fm si legge che “l’utilizzo dell’anonimato non dovrebbe servire a porre domande maligne od offensive. Il nome di chi pone una domanda anonimamente su Ask.fm viene tenuto nascosto alla persona alla quale si pone la domanda e agli altri utenti del sito. Non riveleremo mai l’identità di chi pone una domanda anonima all’utente. Questo può essere utile se si è timidi o se si pensa che chi riceve la domanda sia più a suo agio rispondendo a una domanda senza sapere chi l’ha formulata. Chi non rispetta i regolamenti è responsabile del proprio comportamento e Ask.fm è in grado di fornire informazioni di identificazione alle forze dell’ordine, se necessario“.
Come proteggersi?
Probabilmente l’unico modo per proteggersi è non iscriversi ad Ask.fm. Purtroppo, non essendoci controllo, la giungla mediatica non è controllabile. Si comincia con ”Ti piace andare al cinema?” e “Qual è il tuo hobby preferito“, e si passa magari senza preavviso ad un “Hai disturbi alimentari?“, “Hai mai usato droghe“, “Sei vergine?“, “Sei omosessuale?“.
Su Ask.fm non c’è controllo o filtro umano a quello che viene scritto. C’è un’avvertenza molto chiara quando ci si collega al sito: nessuno monitora il contenuto, anche se i comportamenti illegali, diffamatori e lesivi dell’utenza sono proibiti.
Ma nonostante i deterrenti, la frequentazione di Ask.fm è stata associata a un numero rilevante di episodi di cyberbullismo. Utilizzando Ask.fm si è esposti da subito a domande anonime, che sono attivate di default. Basta che l’utente, manualmente, modifichi l’impostazione, per garantirsi un minimo di protezione. Messaggi come “Ucciditi”, “Prenditi un cancro”, “Bevi dell’ammoniaca” sono state segnalate dagli utenti in tutto il mondo ma non c’è modo di risalire a chi insulta soprattutto se chi insulta si iscrive con un nome fittizio.
Ma abolire l’anonimato su internet è un nonsenso, alla luce delle decine di social che aprono ogni giorno e che possono potenzialmente esporre gli adolescenti a rischi del tutto simili. Tinder, Kik, Snapchat e altri network minori e molto usati dai ragazzi sono spazi in costante espansione, su cui effettuare controlli di sicurezza diventa complicato.
Ci sono stati suicidi anche per post su Facebook, del resto. Ipotizziamo Ask.fm diventi un sito blindato. Ok, e allora? Due minuti dopo ne aprirebbe subito un altro aperto e anonimo e via.La prima mossa dovrebbe arrivare da Ask.fm, disabilitando come impostazione base le domande anonime, che naturalmente sono uno dei punti di maggior attrazione del sito.
Soluzioni
Lo scorso 12 febbraio le senatrici del Pd Donella Mattesini ed Elena Ferrara hanno proposto subito l’approvazione di un disegno di legge sul cyberbullismo, mentre da più parti si richiese la chiusura di Ask.fm. “Sono nove dall’inizio dell’anno i minori che si sono tolti la vita in seguito ad episodi di questo tipo“, hanno detto le due senatrici.
Ok, ci può stare, ma ancora meglio ha fatto il sindaco di Fontaniva (Padova) che deciso di organizzare due incontri a marzo con la polizia postale per spiegare ai genitori le insidie del web e come mettere al riparo i propri figli da situazioni pericolose come il cyberbullismo.
Perché possiamo fare quello che vogliamo, ma il punto chiave rimane l’attenzione dei genitori verso le attività dei figli. Chiudere Ask.fm non risolverebbe di certo il problema del cyberbullismo. Certamente gli insulti e le minacce dovrebbero avere un limite e l’anonimato non dovrebbe essere così garantito, ma bisognerebbe inoltre affrontare il cyberbullismo nello stesso modo in cui si affrontava il classico bullismo tra i banchi di scuola.
Così come, ma non vogliamo entrare nel merito di argomentazioni troppo particolari, bisognerebbe capire che se una ragazza di 14 anni arriva a suicidarsi il suo disagio probabilmente va ben oltre un social network e degli insulti gratuiti.
Da: http://www.pionero.it/2014/02/14/ask-fm-come-funziona-e-come-proteggersi/
QUANDO TI CONNETTI, USA LA TESTA!!
Vi ripropongo un video che vi sarà senz'altro utile per capire i pericoli di un uso poco avveduto o poco responsabile delle forme di comunicazione, in particolare i social network. Dovete imparare a frequentare le piazze mediatiche sena nuocere a voi stessi o agli altri.
Guardatelo attentamente!
ANGOLI ESTERNI DI UN POLIGONO
Quanto misura la somma degli angoli esterni di un poligono?
Un simpatico Paperino te lo farà capire!
Un simpatico Paperino te lo farà capire!
sabato 15 febbraio 2014
DIAGONALI DI UN POLIGONO
Ancora una app di geogebra di Annarita Ruberto per calcolare il numero complessivo delle diagonali di un poligono
POLIGONI
Gli elementi di un poligono (lati, vertici, angoli interni ed esterni, diagonali ) in una App di Geogebra della prof. Annarita Ruberto
Con questa app, sempre di Annarita Ruberto, possiamo dedurre che la somma degli angoli interni di un poligono è:
( n- 2) x 180°
Con questa app, sempre di Annarita Ruberto, possiamo dedurre che la somma degli angoli interni di un poligono è:
( n- 2) x 180°
450 ANNI CON GALILEO GALILEI
Oggi, 15 febbraio 2014, si celebra l’anniversario della nascita del padre della scienza moderna, Galileo Galilei, il quale elaborò il metodo scientifico della verifica e della formulazione delle leggi. Galileo nacque a Pisa 450 anni fa, e, nonostante i secoli trascorsi, viene ricordato come il più grande pensatore di tutti i tempi. Egli lavorò come insegnante universitario, ma non riuscì a diffondere le sue idee in ambito universitario, dominato dall’aristotelismo. Il momento più importante della sua vita sono riconducibili al 1610, anno nel quale pubblicò l’opera “Sidereus Nuncius”, con la quale cominciò a diffondere le scoperte che aveva fatto con il cannocchiale, da lui modificato; e il 1616 quando subì la prima ammonizione dal Cardinale Bellarmino, che gli proibì di diffondere e insegnare le teorie del Copernicanesimo. Galileo in realtà non voleva andare contro la Chiesa , ma credeva che la Bibbia e la natura fossero entrambe state create da Dio e perciò non si potevano contraddire; la prima non doveva essere interpretata letteralmente, in quanto era valida in senso spirituale ed essendo antico come libro, era ovvio che le nuove scoperte non risultassero concordi con il pensiero passato e quindi era la Bibbia che doveva adattarsi alla scienza. Egli con il cannocchiale modificato eseguì scoperte astronomiche, che verificarono empiricamente il Copernicanesimo, basato sulla visione di un universo eliocentrico, ma non infinito, che aveva il Sole al centro, i pianeti ruotanti attorno, e la Terra, che oltre a girare su se stessa, era circondata dal moto della Luna. Galileo dimostrò la diversità di struttura presente tra cielo e Terra, la centralità del Sole e il moto dei pianeti attorno ad esso, le macchie lunari, dovute alla formazione di avvallamenti e crateri, la presenza dei satelliti di Giove, chiamati pianeti Medicei in onore della famiglia Medici che lo aveva ospitato, le macchie solari e le fasi di Venere. Per quanto riguarda il suo metodo, troviamo accenni ad esso all’interno della lettera che scrisse a Cristina di Lorena, consorte del granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici, dove sono presenti espressioni fondamentali per capire come l’induzione e la deduzione fossero per lui complementari, poiché egli sosteneva che bisognava servirsi di sensate esperienze, cioè fatte con i sensi, in particolare egli privilegiava la vista (induzione) e di necessarie dimostrazioni, cioè il momento razionale (deduzione). Il suo metodo è composto da due momenti: uno analitico, che consiste nell’osservazione del fenomeno, nella misurazione matematica dei dati e nella formulazione dell’ipotesi e uno sintetico, dove si effettua la verifica o l’esperimento e la formulazione della legge.
Per le sue teorie considerate completamente contraddittorie rispetto alle Sacre Scritture, il testo "De Revolutionibus Orbium Coelestium" di Copernico viene messo all'indice.
Il "Saggiatore" è un capolavoro polemico in cui pur partendo da posizioni erronee, Galileo critica il principio di autorità ed enuncia i principi del metodo matematico-sperimentale, grazie al quale la scienza è in grado di conoscere la natura reale del mondo: “la filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non si impara a intender la lingua, e conoscere i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica ..
Nell'aprile del 1630, Galileo termina di scrivere il "Dialogo sui due massimi sistemi del mondo", nel quale le teorie copernicana e tolemaica vengono messe a confronto; in seguito concorda con il Vaticano alcune modifiche per poter far stampare l'opera, ma decide poi di farla stampare a Firenze, nel 1632.
Papa Urbano VIII, esaminato il "Dialogo", ne proibisce la distribuzione e fa istituire dall'Inquisizione un processo contro Galileo. Lo scienziato, già anziano e malato, viene chiamato a Roma nel 1633, dove viene processato e gli viene richiesto di abbandonare la teoria copernicana. Imprigionato e minacciato di tortura, Galileo viene costretto ad abiurare pubblicamente e viene condannato alla prigione a vita, ma poi gli viene concesso di scontare la pena nella sua villa di Arcetri, vicino a Firenze.
Nel luglio dello stesso anno, comincia a scrivere il "Discorso intorno a due nuove scienze attinenti alla meccanica e ai movimenti locali".
Muore, malato e ormai cieco, l'8 gennaio 1642, nella casa di Arcetri.
domenica 9 febbraio 2014
CADUTA VERSO LA TERRA.......FANTASTICO
Il 14 ottobre 2012 eravamo tutti (idealmente) lassù con lui: abbiamo trattenuto il fiato quando ha aperto il portellone, seguito il suo volo su Twitter e YouTube, tirato un sospiro di sollievo quando finalmente ha aperto il paracadute. Ma il salto nella stratosfera di Felix Baumgartner ha costituito un'impresa talmente epica, da rimanere fortemente impresso nella memoria collettiva.
Potete vedere un video del lancio da oltre 39 mila metri d'altezza, con gli interminabili 4 minuti e 19 secondi di caduta libera, realizzato montando le immagini di sette diverse telecamere montate sul casco e sulla tuta del base jumper.
Nel filmato si possono sentire le conversazioni da brivido tra Felix e Joe Kittinger (l'aviatore e paracadutista statunitense che l'ha assistito nella preparazione) durante la fase critica in cui Baumgartner inizia a roteare vorticosamente su se stesso fino al momento della stabilizzazione definitiva e degli applausi dalla sala di controllo.
Ma soprattutto, qui si rivive il lancio dalla prospettiva di Felix: la Terra in lontananza, la curvatura dell'atmosfera, il respiro affannoso del recordman e le sue parole: «Vorrei che vedeste quello che vedo io. A volte occorre essere molto in alto per capire quanto siamo piccoli».
http://apod.nasa.gov/apod/ap140210.html |
DA DOVE PROVIENE L'ACQUA SULLA TERRA?
Al momento della formazione del nostro pianeta, la temperatura del disco di gas, a una distanza di circa 150 milioni di chilometri dal Sole (cioè la distanza cui si trova la Terra), era troppo elevata per permettere la condensazione dell’acqua.
I planetesimi che hanno dato origine alla Terra dovevano, quindi, essere formati da composti refrattari e non contenere acqua. Oggi, grazie allo studio delle meteoriti (frammenti di asteroidi che cadono sulla Terra), sappiamo che i planetesimi situati nella parte più interna della cintura degli asteroidi – a circa 300 milioni di km dal Sole– sono anch’essi privi di acqua.Invece, quelli che si trovano nella parte più esterna della cintura, tra i 400 e i 500 milioni di km dal Sole, sono ricchi di acqua (questa rappresenta circa il 5% della loro massa complessiva). Allontanandoci ancora dalSole, oltre i 750 milioni di kilometri, si trovano i satelliti dei pianeti giganti (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) e le comete, la cui massa è rappresentata per circa il 50% da ghiaccio d’acqua e per la restante metà da rocce.
Vista la distribuzione dell’acqua nel Sistema solare, si pensava che quella presente sulla Terra fosse stata portata da comete entrate in collisione con il nostro pianeta. Studi recenti sullacomposizione isotopica dell’acqua hanno messo in discussione questa ipotesi.
In natura esistono tre isotopi dell’idrogeno (che ha numero atomico Z =1): l’idrogeno propriamente detto (H) con numero di massa A= 1, il deuterio (D) con A= 2 e il trizio (T) con A= 3.
Le molecole di acqua più abbondanti sono quelle di formula chimica H2O e, in misura minore, HDO. Sulla Terra su 1000000 di molecole di acqua 150 sono di HDO. Le osservazioni astronomiche più recenti hanno mostrato che l’acqua sulle comete ha un rapporto isotopico circa doppio di quello della Terra.
L’acqua degli asteroidi ( condriti carbonacee ) che si trovano nella cintura esterna, invece, ha lo stesso rapporto isotopico dell’acqua sulla Terra. Ciò suggerisce che l’acqua provenga dagli asteroidi della cintura esterna. Le simulazioni al calcolatore della formazione del Sistema solare confermano che la Terra, verso la fine del suo processo di accrescimento, ne avrebbe incorporato un numero sufficiente.
Le comete, invece, che hanno una probabilità di collisione con la Terra molto bassa, possono aver portato al massimo il 5% dell’acqua attualmente presente sul nostro pianeta.
LA TERRA FOTOGRAFATA DA MARTE
Il robot automatico (rover) Curiosity della NASA, che si trova su Marte dai primi giorni di agosto 2012, ha scattato alcune fotografie del cielo notturno marziano nelle quali è ben visibile la Terra. Non è molto frequente avere immagini di questo tipo, con un orizzonte diverso da quello terrestre, con i suoi rilievi e le sue valli, e in lontananza il pianeta che conosciamo meglio, il nostro.
Clicca per ingrandire |
Le immagini sono state realizzate circa 80 minuti dopo il tramonto del 31 gennaio 2014, il 529esimo giorno di permanenza di Curiosity su Marte. La distanza tra il pianeta e la Terra al momento dello scatto era di 160 milioni di chilometri. Ingrandendo molto la foto ad alta risoluzione è possibile vedere oltre alla Terra anche il suo unico satellite naturale, la Luna. In alcuni periodi dell’anno Marte è visibile a occhio nudo nel cielo terrestre.
Clicca per ingrandire |
Curiosity è da diversi mesi sul suolo marziano. Il suo compito è di studiare e analizzare il terreno, scattare fotografie e inviare poi i dati che ha raccolto verso la Terra. Grazie alle sue rilevazioni, i ricercatori della NASA e non solo confidano di scoprire nuove cose su come si presentava Marte in passato, quando si ipotizza avesse condizioni favorevoli alla presenza di forme di vita, per come le conosciamo.
da: http://www.ilpost.it/2014/02/07/foto-terra-da-marte-curiosity/
MANGIARE TROPPO ZUCCHERO PROVOCA DIPENDENZA
Da una ricerca pubblicata su una nota rivista scientifica “American Journal of Clinical Nutrition” si apprendono alcune novità in relazione all’assunzione di alimenti con elevato indice glicemico.
L’indice glicemico (IG) esprime la capacità che un alimento ha di provocare un rapido aumento della glicemia. Due alimenti che contengono la stessa quantità di carboidrati possono differenziarsi in modo sostanzioso proprio in funzione della loro capacità di produrre un differente incremento della glicemia. I carboidrati con elevato IG, causano un aumento della glicemia più rapido rispetto ai carboidrati con basso IG, come il pane integrale o i cereali, che inducono un aumento più lento. Quando un alimento induce un rapido aumento della glicemia il nostro organismo risponde producendo una elevata quantità di insulina il che provocherà una rapida diminuzione della glicemia stessa; questo calo repentino sarà successivamente causa di un ulteriore desiderio di alimenti dolci. Si instaura così un circolo vizioso che ci porterà a mangiare frequentemente cibi ricchi di zucchero con conseguente aumento di peso e rischi correlati all’insorgenza del diabete. Oggi sappiamo che questo meccanismo non è l’unico responsabile della “dipendenza” da dolci che alcune persone hanno.
I ricercatori che hanno pubblicato l’articolo dal titolo “Effects of dietary glycemic index on brain regions related to reward and craving in men” hanno studiato le risonanze magnetiche del cervello di alcuni pazienti che precedentemente avevano assunto o un pasto ricco di carboidrati ad elevato IG o un pasto simile ma con carboidrati a basso IG. A distanza di quattro ore dal pasto è stato possibile evidenziare una differenza di attivazione di alcuni centri del cervello in corrispondenza del “nucleus acumbens” che è un’area critica del nostro sistema nervoso correlata con le dipendenze da sostanze.
Nei soggetti che avevano assunto il pasto ricco di zuccheri ad alto IG questi centri nervosi erano molto più attivi rispetto a quel che si evidenziava nelle risonanze effettuate dopo i pasti con IG inferiore. Quindi i ricercatori hanno riscontrato a livello cerebrale un meccanismo simile, per quanto riguarda i pasti ad alto IG, a quello che si instaura nelle persone che fanno uso di sostanze stupefacenti le quali sono indotte, con un meccanismo di dipendenza fisico e/o psicologico, ad abusarne ulteriormente.
Il desiderio irrefrenabile di mangiare dolci, gelati o di bere bevande zuccherine (specialmente se gasate poiché in questo caso l’assorbimento degli zuccheri è ancor più rapido) anche dopo poche ore dalla precedente “dose” non dipende dalla propria golosità ma da un meccanismo più complesso che riguarda l’equilibrio glicemico affiancato ad una sorta di dipendenza psico-fisica che può causare blande crisi d’astinenza. Spesso non siamo noi che scegliamo cosa mangiare ma è il cibo che ci sceglie.
Da: http://dietologia.blog.tiscali.it/2013/06/28/quando-lo-sgarro-alimentare-crea-dipendenza/
Da: http://dietologia.blog.tiscali.it/2013/06/28/quando-lo-sgarro-alimentare-crea-dipendenza/
PROGETTO GENOMA UMANO
Il Progetto genoma umano Progetto di ricerca, in sigla HGP (Human Genome Project), è iniziato negli Stati Uniti nel 1990 e si è concluso nel 2000, con obiettivo di conoscere la sequenza dei geni della specie umana e la loro posizione sui vari cromosomi, costruendo così una mappa del genoma.
Dopo un decennio anni dal suo avvio, il Progetto genoma umano ha avuto grande risonanza mediatica e politica con la conferenza stampa congiunta del presidente degli USA B. Clinton e del premier britannico T. Blair del 26 giugno 2000, che ne annunciavano il completamento. In realtà, solo nell’aprile del 2003 la sequenza sarebbe stata analizzata per il 99% e il progetto di base si poteva dire veramente completato solo il 17 maggio 2006, quando la sequenza del cromosoma 1, il più lungo e quindi il più difficile da analizzare, è stata resa pubblica via Internet dal National Institute of Health. Resta da chiarire, però, il significato biologico delle sequenze individuate. Inoltre, solamente meno della metà dei geni analizzati corrisponde a funzioni riconoscibili in termini di proteine note. È ancora da comprendere il ruolo, posto che ne abbiano, di circa il 95% delle sequenze nucleotidiche, prive di qualsiasi funzione genica. Deve infine ancora essere analizzata e spiegata la differenza fra i diversi genomi di una medesima specie e quali tra le differenze genomiche giustifichino le differenze morfologiche e adattative di specie molto diverse, e che in apparenza sono diverse solamente per una piccola percentuale delle loro sequenze nucleotidiche.
APPARATO DI SOSTEGNO
L'Apparato di Sostegno, un breve riepilogo, da un lavoro in ppt di un'alunna di IIB, Giulia Corio, a.s. 2009/2010
CRITERIO DI PARALLELISMO
Se due rette tagliate da una trasversale formano angoli alterni (interni ed esterni) e angoli corrispondenti congruenti, oppure angoli coniugati (interni ed esterni) supplementari, allora sono parallele.
Viceversa:
Se due rette sono parallele allora, tagliate da una trasversale, formano angoli alterni (interni ed esterni) e angoli corrispondenti congruenti, e angoli coniugati (interni ed esterni) supplementari.
martedì 4 febbraio 2014
VOLUME DELLA PIRAMIDE
Come si calcola il volume della piramide retta? Fai click su immagine e troverai una app di geogebra
La stessa cosa è spiegata bene anche in questo video
La stessa cosa è spiegata bene anche in questo video
Poichè una piramide è equivalente alla terza parte di un prisma avente la base equivalente a quella della piramide e per altezza la stessa altezza il volume della piramide è un terzo di quello del prisma suddetto.
Il volume di una piramide si ottiene moltiplicando l'area di base per la lunghezza dell'altezza e dividendo il prodotto per 3.
LEUCOCITA ATTACCA BATTERIO
Il lisosoma (dal greco lysis, dissoluzione, e soma, corpo) è una vescicola (organello) presente in numerose copie in cellule eucariotiche e rappresenta il sistema digerente della cellula in quanto è responsabile della degradazione e della digestione (distruzione) di molecole estranee e macromolecole ingerite dalla cellula via endocitosi così come di macromolecole endogene. I lisosomi si occupano del turnover degli altri organelli della cellula stessa. Attraverso questo stesso processo i globuli bianchi sono in grado di "disfarsi" di microrganismi patogeni o cellule morte precedentemente fagocitate.
La degradazione avviene per mezzo di enzimi idrolitici (chiamati per questo "idrolasi acide") contenuti nell'organello in grado di degradare proteine, lipidi e carboidrati nei loro costituenti elementari per poi, quando possibile, venire riutilizzati in altro modo o essere espulsi.
domenica 2 febbraio 2014
GLI ORGANELLI CELLULARI
sabato 1 febbraio 2014
GIORNALISTI..........ASCIENTIFICI
“Le polveri ultrasottili soffocano la pianura padana”, titolava il il Corriere di qualche giorno fa.....Ma la foto, attribuita dal Corriere genericamente alla NASA, è di nove anni fa. Risale infatti al 2005, come si può scoprire in tre minuti usando semplicemente la ricerca per immagini di Google (strumento evidentemente ignoto a buona parte delle redazioni dei giornali).
La foto originale è infatti qui su Nasa.gov, dove è datata 17 marzo 2005, e non mostra la Pianura Padana “sotto una cappa di nanoparticelle” come scrive il Corriere, ma genericamente la foschia prodotta da tutto l'inquinamento (compreso quello delle macroparticelle) quel giorno di nove anni fa.
foto NASA 2005 |
Ma nella foto NASA manca l'ovale rosso. Da dove proviene? Ma da Wikipedia, dalla quale è stata prelevata dai redattori del Corriere senza neanche citare la fonte e con buona pace dell'obbligo di citazione. Giornalismo.
È giusto sensibilizzare ai problemi dell'inquinamento, ma bisogna usare dati reali, non fantasie. Perché altrimenti, quando salta fuori che l'immagine che dovrebbe documentare il pericolo è fasulla, viene sminuita la credibilità della causa che si vuole sostenere.
Da:http://attivissimo.blogspot.it/2014/01/il-corriere-illustra-le-polveri.html
Da:http://attivissimo.blogspot.it/2014/01/il-corriere-illustra-le-polveri.html
I NATIVI DIGITALI E LA TRASMISSIONE DEL SAPERE
Questo video chiarisce come potrebbe funzionare una classe digitale. I ragazzi che qui vedete frequentano una media superiore, tuttavia alcune classi di scuola media inferiore e scuola primaria già utilizzano anch'esse, in parte, questo nuovo modo di apprendimento.
Ci sono luci ed ombre, il confronto e la discussione sono aperti, il video vuol essere uno spunto di riflessione e occasione di approfondimento.
Avrete anche sentito parlare di nativi digitali, ma chi sono costoro??
Esistono almeno due generazioni che in modi differenti rientrano nell’era digitale largamente intesa, comprese nella fascia anagrafica under quaranta.
La prima, quella che potremmo definire “dei padri” è quella che ha dato impulso al mondo dei personal computer, portando macchine di uso professionale e tecnico a diventare elettrodomestici di diffusione e uso comune. E sono stati i primi a immaginare un mondo di sviluppo e scambio di contenuti.
Figlia di quella generazione, anche anagraficamente, è la generazione under venti. E sono i giovani cresciuti con un pc in casa, a prezzi estremamente contenuti e abbordabili, che hanno avuto connessioni in rete sempre più veloci e affidabili, e sono nati già con un cellulare per famiglia. Semmai oggi possiamo intravvedere una terza generazione digitale, che è quella di giovanissimi che sono nati nell’era di smartphone e tablet con tecnologia wireless e touch e in un web decisamente dominato dai social network. E per chi si occupa in maniera professionale di rete e di comunicazione, questa non è una semplice evoluzione, ma costituisce un vero e proprio “nuovo mondo”, soprattutto nelle relazioni. tra individui.
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