mercoledì 10 aprile 2013

RIDURRE UNA FRAZIONE AI MINIMI TERMINI/FRAZIONI EQUIVALENTI


Una frazione si dice RIDOTTA AI MINIMI TERMINI quando il NUMERATORE e il DENOMINATORE sono PRIMI TRA LORO.
E'  possibile RIDURRE una frazione ai MINIMI TERMINI attraverso delle successive divisioni del NUMERATORE e DENOMINATORE per uno stesso divisore, fino a quando la frazione diventa IRRIDUCIBILE.

Se DIVIDIAMO DUE NUMERI per il loro M.C.D., otteniamo subito come risultato due NUMERI PRIMI TRA LORO.

Come sappiamo il M.C.D. di due o più numeri si ottiene SCOMPONENDO tali numeri in FATTORI PRIMI  e moltiplicando i FATTORI PRIMI COMUNI, ciascuno preso una sola volta, col MINIMO ESPONENTE.

Vediamo, allora, come possiamo ridurre una frazione ai minimi termini.


Quindi:

Calcoliamo il M.C.D. dei due numeri prendendo i fattori primi comuni con il minimo esponente:

M.C.D. (108; 567) =3alla terza = 27.

Dividiamo numeratore e denominatore della frazione per il M.C.D.



Un secondo modo di procedere consiste nello SCOMPORRE NUMERATORE e DENOMINATORE in fattori primi e nel SOPPRIMERE i FATTORI COMUNI ai due termini della frazione.

Scriviamo 108 e 567, sotto forma di prodotto di fattori primi.

Poi dividiamo i fattori comuni 

Esercitiamoci anche con questa applicazione, semplice e graficamente molto chiara



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