sabato 14 settembre 2013

SUONI INTERSTELLARI


                                     



In questo video potete udire dei suoni che provengono da una regione lontanissima .................. nientemeno che dal plasma interstellare!

Essi sono stati catturati  dalla sonda Voyager 1 ( le diverse densità del plasma sono  rilevate dalle antenne della sonda,  amplificate e riprodotte attraverso un altoparlante) che ha iniziato il suo viaggio nel  1977, ben 36 anni fa e che ora dista dalla terra circa 19 miliardi di chilometri. Nessuno si sarebbe aspettato, quando fu lanciata, che sarebbe durata tanto, mantenendo anche  un esile ma tenace filo diretto con il pianeta di origine. E pensare che la sua capacità di calcolo è inferiore a quella di un telefonino!

Rimane ancora qualche controversia sul fatto se Voyager 1 sia davvero al di fuori del Sistema Solare (non è più lontano della Nube di Oort – anzi impiegherà circa altri 300 anni per raggiungerla davvero – e dopotutto la navicella è sempre più vicina al Sole che a qualsiasi altra stella), tuttavia il plasma nella zona in cui sta viaggiando Voyager 1 è inequivocabilmente cambiato rispetto a quello presente nel sistema solare. Dopo numerosi falsi allarmi degli scorsi anni, Ed Stone, uno dei responsabili del progetto Voyager con sede presso il California Institute of Technology (Caltech) di Pasadena, il 13 settembre  ha dichiarato: ''Ora che ci sono giunti i nuovi dati, crediamo che questo sia un momento storico per il genere umano''. "Ora – ha poi osservato - possiamo rispondere alla domanda che tutti ci stavamo facendo da tempo: Siamo già arrivati? Sì, ora lo siamo''.
La sonda continua a trasmettere grazie alle batterie solari di cui è  dotate ed è in comunicazione con il centro di controllo tramite il più potente radiotelescopi della NASA. 
Molte delle immagini e delle informazioni che abbiamo finora raccolto sui pianeti gassosi, Giove e Saturno, ma anche su Urano, Nettuno e Plutone, le dobbiamo proprio a questa sonda, che nel 1979 ha sorvolato Giove, fotografandolo, insieme alla “sorella gemella” Voyager 2 (altra sonda lanciata 16 giorni prima ). Numerose sono state le scoperte sui satelliti di Giove.
L’anno dopo la sonda raggiunse Saturno,  raccogliendo informazioni sui suoi anelli, poi ha continuato il suo viaggio verso l’esterno del Sistema Solare. La sorella gemella si trova invece ora a ‘soli’ 15 miliardi di chilometri dalla Terra.
Voyager continuerà ad inviare dati fino al 2020, anno dopo il quale l'energia elettrica residua non sarà sufficiente ad eseguire i comandi e a trasmettere le informazioni. Attendiamo speranzosi, anche se prima che incontri la prossima stella ci vorranno altri 40.000 anni!
Per essere precisi, Voyager 1 tra 40.000 anni sarà in vista dell'Orsa Minore, Voyager 2 sarà in vista della costellazione di Andromeda e passerà a 1,7 anni luce da una stella minore della costellazione, Ross-248.
All'interno delle due sonde Voyager si trova il Voyager Golden Record, un disco per grammofono contenente suoni e immagini selezionate al fine di rappresentare  le diverse varietà di vita e di cultura della Terra. È concepito per qualunque forma di vita extraterrestre o per la specie umana del futuro che lo possa trovare.
Le probabilità che venga trovato da qualcuno sono estremamente remote in rapporto alla vastità dello spazio interstellare. Un suo possibile ritrovamento ad opera di una forma di vita aliena potrà avvenire soltanto in un futuro molto lontano. Il  lancio di queste sonde va visto più che altro come qualcosa di simbolico che non un tentativo reale di comunicare con forme di vita extraterrestri.
Il contenuto del disco venne selezionato per la NASA da una commissione guidata da Carl Sagan della Cornell University. Il dottor Sagan e la commissione misero insieme una varietà di 115 immagini e un gran numero di suoni naturali, come quelli prodotti dalle onde, dal vento, dai tuoni e suoni prodotti da animali, come il canto degli uccelli e quello delle balene. Con questi venne inserita una selezione musicale proveniente da diverse culture e diverse epoche, oltre ai saluti di abitanti della Terra in 55 lingue diverse e la riproduzione del messaggio del presidente degli U.S.A. Jimmy Carter e del Segretario generale delle Nazioni Unite Kurt Waldheim.
I saluti nelle diverse lingue iniziano con l'accadico, parlato dagli Assiri circa 5.000 anni fa, e finiscono con la lingua Wu, parlata attualmente in Cina.


Avevamo già parlato qui della sonda Voyager 1 e della foto della terra ( un "pallido puntino blu"  ) inviata nel 1990.
In questo video invece possiamo sentire i suoni di  Giove, sempre sotto forma di onde elettromagnetiche, catturati da Voyager

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