domenica 13 luglio 2014

QUALCHE ELEMENTO SULLA GENETICA DELLA BISTON BETULARIA


Ancora sulle falene inglesi (non solo inglesi) che si mimetizzano sui tronchi, delle quali abbiamo già parlato qui

Biston betularia medionigra

Una volta capito che esistono due varietà della stessa specie Biston betularia, e che queste due varietà realizzano due diversi adattamenti mimetici in due ambienti diversi, .....ecco che la cose si complicano!
La trasmissione del carattere colore (chiaro o scuro) dovrebbe seguire in qualche modo almeno le prime due leggi di Mendel, con un carattere dominante e uno recessivo.
Se il dominante fosse il carattere scuro, sarebbe così:




In grigio i fenotipi scuri, in bianco quelli chiari.
In condizioni di non inquinamento le ultime due tabelle sono quelle che si realizzano più facilmente In quanto gli individui Sc vengono facilmente eliminati di continuo e quelli SS sono ancora più rari per le stesse ragioni.
Potrebbe anche essere che il carattere dominante sia il chiaro, allora sarebbe:
Anche se fosse così, in condizioni di non inquinamento le ultime tre tabelle sarebbero quelle più frequenti.
In realtà esiste anche una forma, molto rara e intermedia fra le due, quindi grigiastra, chiamata Biston Betularia medionigra in Europa continentale, ma che (per complicare le cose) viene indicata con altri nomi in Gran Bretagna e in Nordamerica). 
Si potrebbe allora ipotizzare una dominanza parziale, cioè uno di quei casi in cui non esiste il carattere dominante nel senso descritto da Mendel e in cui gli individui eterozigoti hanno un fenotipo intermedio tra i due possibili.
Ma con ogni probabilità non è così: gli individui Sc o Cs qui indicati, sarebbero frequenti, mentre Biston Betularia medionigra è di gran lunga la più rara.
Allo stato attuale non abbiamo trovato uno studio ultimativo sulla genetica della betularia.... in parole povere non esiste o comunque non è nella nostra disponibilità una mappatura genica della nostra falena, neppure per quanto riguarda il carattere della colorazione.
L'ipotesi più accreditata e più convincente è che il carattere dominante sia quello scuro (quindi in sintonia con il primo gruppo di quadrati di Punnett) e che il colore del fenotipo sia determinato da almeno due diversi loci portati sullo stesso cromosoma e quindi quasi sempre associati. Solo in caso di crossing-over si originerebbero le forme intermedie. Chi avesse notizie più precise......

Notare le antenne molto sviluppate e a pettine per percepire sostanze anche a bassissima concentrazione (da Wiki)


Altra complicazione: è quasi esclusivamente il maschio quello che vola in cerca di una femmina, attratto dai feromoni, che vengono percepiti con le antenne sviluppatissime, e quindi il mimetismo riguarda sopratutto lui. Evidentemente i geni responsabili del mimetismo non sono localizzati sui cromosomi o sul cromosoma che determina il sesso..... La biologia di questi animali presenta un' altra particolarità: l'animale attraversa quattro fasi: uovo, bruco, pupa e insetto alato; e fin qui niente di strano, ma quella dell'adulto non è la sola fase mimetica: tutta la vita (o le vite?) di questo animaletto sono legate alla massima discrezione: le uova sono quasi invisibili: l'adulto.... abbiamo già visto con quale efficacia si mimetizzi; la pupa vive addirittura sottoterra e il bruco, sorpresa!, ha uno dei più raffinati mimetismi del suo gruppo e simula uno stecchetto di legno, simile a un corto ramoscello...

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