domenica 30 novembre 2014

NESSUNA RELAZIONE TRA VACCINI E AUTISMO!!!!!! VACCINAR...SI

Fa discutere in queste ore la sentenza del Tribunale del lavoro di Milano che stabilisce che il Ministero della Salute dovrà risarcire con un assegno bimestrale un bambino affetto da una forma di autismo, causata - secondo il giudice - dal vaccino esavalente (contro tetano, epatite B, pertosse, difterite, Haemophilus influenzae B, poliomielite e tetano). La sentenza non è definitiva, perché il Ministero è ricorso in appello; il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha definito la sentenza " un attentato alla salute pubblica".

COME FUNZIONA UN VACCINO:  L’uso di vaccini per prevenire le malattie infettive ha radici antiche e deriva dall’osservazione che le persone guarite da malattie infettive non si ammalano una seconda volta, anche se esposte al contagio. Questo succede perché gli agenti infettanti – virus o batteri - che causano le malattie infettive stimolano, da parte dell’organismo infettato, la produzione di anticorpi, cioè di proteine che si legano a particolari componenti dell’agente infettante, dette antigeni, e ne bloccano l’azione. Gli anticorpi generati dall’organismo mantengono nel tempo la capacità di riconoscere l’antigene che ne ha innescato la produzione e impediscono alla malattia di svilupparsi una seconda volta.
I vaccini sono uno strumento prodotto artificialmente per indurre nell’organismo la stessa immunità indotta da una malattia, senza che l’organismo ne sia infettato e si ammali. Tutto ciò si ottiene attraverso l’inoculazione di agenti patogeni morti o inattivati (cioè trattati in modo da non potersi moltiplicare nell’organismo e infettarlo) o di loro parti, che sono riconosciuti dall’organismo come agenti estranei (i già citati antigeni) e provocano la produzione di anticorpi contro l’antigene iniettato. 
Grazie alle vaccinazioni, molte malattie mortali o gravemente invalidanti – come il vaiolo, la difterite, la poliomielite – sono attualmente sconfitte e la mortalità infantile o le disabilità che ne derivano sono state drasticamente ridotte.vaccini salvano molte vite, sono il solo modo per proteggerci da malattie gravissime, molto raramente determinano effetti collaterali. Fra questi ultimi, ci sono reazioni allergiche anche gravi (in 1-2 casi su un milione), la febbre, a volte con convulsioni (1-2 casi su 10.000), e altre malattie altrettanto rare, che il Ministero riconosce e per le quali elargisce effettivamente dei risarcimenti, quando sono conseguenza di un vaccino. Proprio a causa degli effetti collaterali, al momento di somministrare qualunque vaccino, viene richiesto ai genitori se il bambino sia in perfetto stato di salute, ed è importante che la presenza di pur minimi malesseri, come un raffreddore o un disturbo intestinale, non venga sottovalutata. Ma l'autismo  non è tra gli effetti collaterali riconosciuti in seguito a vaccinazione riconosciuti, poichè la scienza ha smentito da tempo qualsiasi relazione fra vaccini e autismo, sia per quanto riguarda la vaccinazione esavalente, oggetto della sentenza milanese, sia per quella contro morbillo, parotite e rosolia, che è stata sotto i riflettori in altre occasioni. 

LA QUESTIONE DEL MERCURIO 

Ora, stando alla sentenza di Milano, il caso di autismo sarebbe stato determinato da “un disinfettante a base di mercurio”, presente nel vaccino esavalente Infanrix Hexa (contro tetano, epatite B, pertosse, difterite, Haemophilus influenzae B, poliomielite e tetano) somministrato nel 2006. Si tratterebbe, quindi, di un caso più unico che raro, dato che a partire dal  2000 dai vaccini è stato tolto il tiomersale (Thimerosal), il sale contenente mercurio e  usato come conservante (infatti il mercurio non compare nella scheda tecnica del farmaco). Ma se anche il lotto fosse stato contaminato, come ipotizzato dal giudice, tutta la comunità scientifica ribadisce che «la relazione fra questa sostanza e l'autismo non è mai emersa in nessuno studio» .
spacciatori di bufale 
La pericolosità del mercurio è nota e ben documentata in medicina, ma il Thimerosal è per la precisione etilmercurio. La molecola tossica derivata dal mercurio, invece, è il metilmercurio che con i vaccini non ha niente a che vedere!
Inoltre  il metilmercurio è tossico per accumulo (viene eliminato molto lentamente in decenni, dal nostro organismo), tanto da rendere potenzialmente pericoloso pure quello che viene ingerito tramite il pesce o i frutti di mare, oggi praticamente tutti contaminati da questa sostanza; l'etilmercurio invece è eliminato molto velocemente dall'organismo.
E' chiaro che il Thimerosal è stato studiato e provato prima di essere immesso nei vaccini e in studi su animali non ha causato nessun effetto avverso. Si tratta pur sempre di un composto tossico e potenzialmente anche gravemente tossico, ma il suo effetto è dose-dipendente e dipende pure dal tempo di esposizione.
La stessa vaccinazione su scala mondiale è una prova enorme di rischio praticamente nullo dei preparati contenenti Thimerosal, cosa comunque ribadita da ripetuti studi.

STORIA DI UNA FRODE

Le ricerche scientifiche hanno anche smentito il legame fra questa malattia e il vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr). In questo caso, a ipotizzare un nesso era stato un articolo pubblicato dalla rivista "Lancet" nel 1998 dal medico inglese Andrew Wakefield, che riguardava 12 bambini. Lo studio fece scalpore e gli scienziati si misero subito al lavoro per verificare quelle affermazioni che, se confermate, avrebbero portato a rivedere le politiche vaccinali. Fortunatamente però le indagini successive smontarono l'ipotesi più allarmistica. Anzi, negli anni seguenti emerse che l'articolo di Wakefield conteneva dichiarazioni deliberatamente false e che il medico era stato profumatamente pagato da uno studio legale che assisteva le famiglie di alcuni dei bambini coinvolti nello studio, le quali avevano un interesse a dimostrare l'esistenza di un legame fra la vaccinazione Mpr e l'autismo. Molti dei colleghi che avevano firmato lo studio assieme a Wakefield fecero pubblica ammenda, ammettendo che «i dati presentati erano del tutto insufficienti a dimostrare che ci fosse un nesso causale fra la malattia e la vaccinazione». Nel 2010, un'indagine accertò che il medico aveva anche eseguito sui bambini procedure mediche invasive e dolorose, senza che fosse necessario e senza avere ottenuto l'autorizzazione da un comitato etico. Lancet ha ritrattato lo studio e Wakefield è stato radiato dall'Ordine dei medici.
In Finlandia è stato realizzato uno studio su 14 anni di vaccinazione antimorbillosa (3 milioni di dosi!) che ha concluso inequivocabilmente nello stesso modo di tutti gli altri studi: nessun caso di autismo.
Se volete notizie precise e dettagliate di tutta la vicenda andate qui, qui e qui.


COMPLOTTISMO

La vicenda della responsabilità del vaccino MMR nel causare autismo impartisce alcuni importanti insegnamenti. Prima di tutto eventi concomitanti nel tempo non sono necessariamente correlati in un rapporto di causa-effetto. Il fatto che il vaccino MMR venga somministrato di routine più o meno alla stessa età in cui viene identificato l’autismo rafforza il sospetto di un legame fra i due eventi, ma non prova che vi sia un nesso causale.
In secondo luogo, il legame MMR-autismo rivela brillantemente la natura autocorrettiva della scienza: come molte ipotesi scientifiche, quella della correlazione MMR-autismo – pur ragionevole quando fu inizialmente proposta - risultò essere scorretta e come tale dovrebbe essere riconosciuta. Tuttavia, in terzo luogo, la questione MMR-autismo illustra la perseveranza delle idee scorrette anche a fronte di convincenti evidenze del contrario.



Wakefield, infatti, ha continuato a tenere conferenze sull’autismo,  mantenendo  una propria credibilità grazie ad alcuni argomenti che nulla hanno a che fare con il rigore della scienza. Uno degli argomenti preferiti a difesa delle sue ipotesi è che la storia della scienza è punteggiata di episodi di rifiuto nei confronti di pionieri e delle loro scoperte, citando ad esempio Galileo, Lister (e le sue tecniche antisettiche), Pasteur e le sue teorie sui germi. E tuttavia i pionieri della scienza furono perseguitati in tempi in cui la scienza era molto meno riconosciuta e, in certi casi, le critiche alle loro idee provenivano da autorità religiose. In secondo luogo, la base del metodo scientifico è che l’onere della prova sia a carico di colui che pretende il riconoscimento delle sue teorie: le  idee di Galileo, Lister e Pasteur hanno superato le critiche perché la loro attendibilità scientifica può essere dimostrata.
Un altro argomento correlato sempre da parte di Wakefield è l’accusa di “complotti” a censura delle sue ipotesi: come possiamo escludere che le multinazionali del farmaco, le istituzioni ufficiali  o le associazioni professionali non siano coinvolte in qualche “mostruoso complotto” per tenere nascosta al pubblico la pericolosità dei loro prodotti (come il vaccino MMR)?
Tutto questo è assurdo perchè il miglioramento dello stato generale di salute della popolazione non è una minaccia per la professione medica e i medici acquisiscono credito curando le malattie, non causandole. Quando la polio è stata sconfitta, i polmoni d’acciaio sono diventati virtualmente obsoleti, ma nessuno si è opposto al progresso in nome dei cambiamenti che si sarebbero verificati negli ospedali, né i medici piangeranno – se mai ci arriveremo – dopo la sconfitta dell’autismo.
Eppure, nonostante le smentite della comunità scientifica e benché ad oggi nessuna nuova ricerca abbia riproposto in modo credibile il rischio di autismo in seguito alla vaccinazione MMR, l’ipotesi di Wakefield continua a destare allarme nella popolazione, inducendo una resistenza verso la vaccinazione trivalente MMR e, più in generale, sfiducia verso le vaccinazioni infantili in generale. Con danni non da poco: «In un solo colpo – afferma il “British Medical Journal” – Wakefield ha minato il programma di vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia del Regno Unito e, successivamente, nel mondo».
(http://www.superando.it/2009/12/23/lautismo-e-le-vaccinazioni/)

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