domenica 25 novembre 2012

PILA DI VOLTA / PILA AL LIMONE


Mettendo a contatto, con un filo conduttore, una lastrina di zinco con una di rame si provoca un trasferimento di elettroni che vanno dallo zinco al rame; lo zinco, restando in difetto di elettroni, si carica positivamente ed il rame, invece, si carica negativamente. Questo flusso di elettroni (corrente), però, si esaurisce all'istante perché dopo che alcuni elettroni sono passati dallo zinco al rame, il rame  non ha più la capacità di attirarne altri e lo zinco non ha più la tendenza a perderli.


Se si immergono le due lastrine in una soluzione ionizzata (acido, sale, base) contenente cioè ioni positivi e ioni negativi, succede che gli ioni positivi (+) si avvicinano al rame e catturano gli elettroni (-) in eccesso, mentre gli ioni negativi si avvicinano allo zinco provocando una reazione chimica che lo rifornisce degli elettroni perduti.
Con questo movimento si viene a creare un flusso continuo di elettroni (corrente elettrica) che vanno dallo zinco al rame. La corrente terminerà quando si esauriranno le particelle positive e negative (ioni) che sono in soluzione, oppure quando la barretta di zinco si sarà consumata.



Qui è raffigurato un elemento della pila di Volta. 
Lo zinco rappresenta il polo negativo e il rame il polo
      positivo

Collegando in serie più elementi di pila di Volta si costruisce la c.d. "pila a corona di tazze" che permette di ottenere una d.d.p. maggiore.



Due anni fa nel laboratorio di scienze abbiamo costruito una pila al limone; utilizzando due metà di un limone, abbiamo ottenuto energia elettrica, quel tanto che  bastava per far funzionare un orologio digitale.
Ecco come abbiamo fatto:
-abbiamo schiacciato il limone e lo abbiamo anche  un po’ sbattuto sul tavolo in modo da rompere gli spicchi interni.
-lo abbiamo poi tagliato trasversalmente ed in ogni metà abbiamo inserito un elettrodo di rame ed uno di zinco opportunamente collegati tra loro
-infine abbiamo  collegato il filo elettrico libero alle estremità  del portapila dell’orologio e……si muovono le lancette!!!!!




Il bellissimo disegno dell'esperienza eseguito da Pellani, IIA


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