lunedì 30 settembre 2013
I MOVIMENTI DELLA TERRA E LE STAGIONI
Ecco un video, molto chiaro, che mostra i movimenti della Terra : la rotazione, che dura 24 ore ed il moto di rivoluzione che dura 365 giorni. Questi due moti determinano l'alternarsi delle stagioni sul nostro pianeta.
ARRIVA ISON LA COMETA PIU' BRILLANTE
La cometa è stata scoperta il 21 settembre 2012 da due astronomi russi. Al momento della scoperta si trovava poco prima dell’ orbita di Giove ad una distanza media di 620 milioni di km dal sole.
Dai calcoli effettuati per capire il moto e l’orbita si pensa che sia una cometa “non periodica “ e molto probabilmente proveniente dalla nube di Oort (circa 7 miliardi di km di distanza dal sole), cioè di lungo periodo. Per questo motivo sarà studiata da molti scienziati, in quanto i corpi provenienti dalla nube di Oort sono costituiti in gran parte dai materiali primordiali che c’erano quando inizio’ a formarsi il sistema solare; all’incirca 4,5 miliardi di anni fa!!
L’orbita è molto inclinata rispetto al piano orbitale dei pianeti e per questo motivo sarà visibile solo dall’emisfero boreale, cioè il nostro.
La cometa dovrebbe iniziare a vedersi ad occhio nudo per gli inizi di ottobre 2013 e fino a gennaio 2014. A Natale del 2013 passerà nel punto piu’ vicino alla Terra, circa 60milioni di km che in astronomia è una distanza relativamente piccola. Il perielio, punto piu’ vicino al Sole, si avrà il 28 novembre 2013 ed avrà una distanza minima dal Sole di 0.012UA=1.8milioni di km , che praticamente vuol dire che sfiorerà il Sole.
Al perielio la cometa potrebbe anche disintegrarsi a causa delle forti interazioni di vario tipo causate dal Sole. Se sopravviverà, allora la rivedremo spuntare da dietro al sole e ci terrà compagnia fino a tutto gennaio2014; a quel punto essa potrebbe essere talmente luminosa da essere visibile anche in pieno giorno e da eguagliare la luna.
“La comete, soprattutto quelle che entrano nel sistema solare interno, per la prima volta (come Ison), si comportano in modo imprevedibile e quindi è impossibile sapere in modo affidabile cosa farà Ison” ha detto Matthew Knight della Nasa.
Insomma, per farla breve, potrebbe essere uno degli spettacoli piu’ belli ed affascinanti, offertici da madre natura, dell’ultimo secolo, ma si teme anche il flop, com'è accaduto già in passato in altre occasioni. Karl Battams del Naval esearch Laboratory (NRL) ha spiegato: “L'orbita della cometa la porterà molto vicina al sole e sappiamo che può essere una cosa spettacolare”. Il giorno migliore, quello che il mondo scientifico sta aspettando, è il 28 novembre quando Ison raggiungerà la distanza minima rispetto alla nostra stella, circa un milione di chilometri.
“La comete, soprattutto quelle che entrano nel sistema solare interno, per la prima volta (come Ison), si comportano in modo imprevedibile e quindi è impossibile sapere in modo affidabile cosa farà Ison” ha detto Matthew Knight della Nasa.
Insomma, per farla breve, potrebbe essere uno degli spettacoli piu’ belli ed affascinanti, offertici da madre natura, dell’ultimo secolo, ma si teme anche il flop, com'è accaduto già in passato in altre occasioni. Karl Battams del Naval esearch Laboratory (NRL) ha spiegato: “L'orbita della cometa la porterà molto vicina al sole e sappiamo che può essere una cosa spettacolare”. Il giorno migliore, quello che il mondo scientifico sta aspettando, è il 28 novembre quando Ison raggiungerà la distanza minima rispetto alla nostra stella, circa un milione di chilometri.
domenica 29 settembre 2013
IL METODO SCIENTIFICO
IL MARTELLO E LA PIUMA
Le immagini, non nitidissime, del filmato documentano un evento storico. È la dimostrazione del cosiddetto principio di equivalenza, eseguita dall’astronauta David Scott nel 1971, durante la missione dell’Apollo 15.
Scott lasciò cadere dalla stessa altezza un martello e una piuma. Mentre sulla Terra, a causa della resistenza dell’aria, il martello avrebbe colpito il suolo prima della piuma, nell’ambiente privo di atmosfera della Luna i due oggetti colpirono il suolo nello stesso momento. Il risultato, contrario all’intuizione comune, dimostrò che l’accelerazione subita da un oggetto in un campo gravitazionale non dipende dalle sue caratteristiche fisiche (massa, composizione, densità, forma ecc.), ma solo dall’intensità del campo gravitazionale che agisce su di esso.
Galileo aveva dimostrato il principio già quattro secoli fa, facendo rotolare sfere ben levigate di peso differente su un piano inclinato e constatando che arrivavano alla base del piano insieme. Ma non avrebbe potuto compiere sulla Terra un "gioco di prestigio" così strabiliante come quello di far atterrare nello stesso istante un martello e una piuma. Occorreva il vuoto lunare per riuscirci.
Ecco la trascrizione (tradotta) del dialogo tra David Scott (comandante della missione) e James Irvin:
Scott: Beh, alla mia sinistra ho una piuma e un martello a destra.
E credo che un motivo per cui siamo qui oggi è che un signore di nome Galileo, molto tempo fa ha fatto una importante scoperta sui corpi che cadono in un campo gravitazionale. E la Luna è il posto migliore per confermare le sue idee.
[Fendell fa uno Zoom sul martello e la piuma e poi di nuovo indietro per apprezzare la scena.]
Scotf: Ora cercheremo di dimostrarlo. In particolare, la piuma è di falco, una piuma di falco per i nostri Falcon. Ora lascerò i due oggetti.
[Dave tiene la piuma e il martello con il pollice e l'indice delle sue mani sinistro e destro. Getta il martello e la piuma contemporaneamente. Il martello e la piuma toccano il terreno praticamente nello stesso istante]
Scott: cosa ne pensate!
Allen: cosa ne pensate! (Applausi da Houston)
Scott: Ciò dimostra che le idee di Galileo sono stati corretti.
Ecco come Galileo dimostrava, con uno strumento realizzato appositamente, la teoria dei gravi oltre 4 secoli or sono.
Ecco la trascrizione (tradotta) del dialogo tra David Scott (comandante della missione) e James Irvin:
Scott: Beh, alla mia sinistra ho una piuma e un martello a destra.
E credo che un motivo per cui siamo qui oggi è che un signore di nome Galileo, molto tempo fa ha fatto una importante scoperta sui corpi che cadono in un campo gravitazionale. E la Luna è il posto migliore per confermare le sue idee.
[Fendell fa uno Zoom sul martello e la piuma e poi di nuovo indietro per apprezzare la scena.]
Scotf: Ora cercheremo di dimostrarlo. In particolare, la piuma è di falco, una piuma di falco per i nostri Falcon. Ora lascerò i due oggetti.
[Dave tiene la piuma e il martello con il pollice e l'indice delle sue mani sinistro e destro. Getta il martello e la piuma contemporaneamente. Il martello e la piuma toccano il terreno praticamente nello stesso istante]
Scott: cosa ne pensate!
Allen: cosa ne pensate! (Applausi da Houston)
Scott: Ciò dimostra che le idee di Galileo sono stati corretti.
Ecco come Galileo dimostrava, con uno strumento realizzato appositamente, la teoria dei gravi oltre 4 secoli or sono.
IL METODO SCIENTIFICO
Galileo Galilei |
Anticamente l’uomo ha cercato di spiegare i fenomeni naturali di cui era testimone imputandoli all’azione delle divinità, oppure attribuendoli alla stregoneria o alla magia.
Con Galileo Galilei (1564-1642) è stato introdotto il metodo sperimentale.
Esso si articola in due fasi:
- fase induttiva (cioè dallo studio di dati sperimentali si giunge alla formulazione di una regola universale)
- fase deduttiva
La fase induttiva si divide inoltre in:
- osservazioni e misure (in questa fase si utilizza la strumentazione opportuna e si raccolgono i dati)
- formulazione di un’ipotesi, si tenta cioè di spiegare il fenomeno, mediante la “lettura” dei dati sperimentali.
La fase deduttiva si distingue in:
- verifica dell’ipotesi (si sottopongono i dati ad una verifica rigorosa, si fanno delle controprove, ecc.)
- formulazione di una teoria, nel caso in cui l’ipotesi venga confermata.
In pratica il metodo scientifico è un modo di conseguire informazioni sul meccanismo di eventi naturali proponendo delle risposte alle domande poste: per determinare se le soluzioni proposte sono valide si utilizzano dei test (esperimenti) condotti in maniera rigorosa.
La rigorosità del metodo scientifico risiede nel fatto che una teoria non è mai definitiva ma è suscettibile di modifiche o di sostituzioni, qualora vengano alla luce nuovi aspetti non ancora considerati. Il metodo scientifico richiede una ricerca sistematica di informazioni e un continuo controllo per verificare se le idee preesistenti sono ancora supportate dalle nuove informazioni. Se i nuovi elementi di prova non sono favorevoli, gli scienziati scartano o modificano le loro idee originarie. Il pensiero scientifico viene quindi sottoposto ad una costante critica, una modifica ma anche ad una rivalutazione: è questo che lo rende così grande ed universale.
Abbiamo già visto in un precedente post come Redi era riuscito a "dimostrare" che le mosche nascono da altre mosche e non per generazione spontanea dalla carne putrefatta.
Ecco qui un altro esempio di metodo scientifico: l’esperimento di Pasteur sul carbonchio (1881):
Bacillus antracis |
Osservazioni:
- le pecore si ammalavano dopo aver trascorso del tempo sui campi infetti
- le pecore si ammalavano se venivano messe a contatto con il materiale in decomposizione presente sui campi o derivante da altri animali malati
- nel sangue delle pecore malate era presente un organismo unicellulare a forma di bastoncello (osservabile al microscopio)
Scopo dell’esperimento
Dimostrare se il responsabile del carbonchio era il Bacillus anthracis (isolato dal medico tedesco Robert Koch) oppure i miasmi ambientali.
Ipotesi
Forse le pecore potevano acquisire l’immunità qualora fossero venute a contatto con il bacillo attenuato, cioè la cui infettività era stata ridotta mediante un reattivo chimico.
Esperimento
- Pasteur selezionò dapprima 60 pecore
- 10 di esse furono tenute da parte ed isolate; ciò serviva da controllo
- 25 furono sottoposte all’inoculazione (vaccinazione) del bacillo attenuato per ben 2 volte (il 5 maggio 1881 e il 17 maggio 1881)
- 25 non furono vaccinate
Successivamente (31 maggio 1881), ai due gruppi di pecore da 25 individui fu iniettata una coltura virulenta di carbonchio, cioè ricca di bacilli non attenuati ma perfettamente vitali.
Pasteur verificò pubblicamente, il 2 giugno 1881, che:
del primo gruppo, quello delle pecore vaccinate, sopravvissero 24 individui su 25. Si registrò quindi un tasso di mortalità del 4%
del secondo gruppo, quello delle pecore non vaccinate, ne sopravvissero 2 (moribonde); le altre risultarono decedute. Si registrò quindi un tasso di mortalità del 92%
Teoria
Il carbonchio era dovuto all’azione del Bacillus anthracis. La vaccinazione attiva le difese immunitarie e previene le malattie infettive.
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http://www.scienzeascuola.it/joomla/le-lezioni/24-lezioni/331-il-metodo-scientifico-o-sperimentale
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NEUROTRASMETTITORI,SENTIMENTI, COMPORTAMENTO
I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche che permettono la trasmissione dell'impulso nervoso da una cellula all'altra.
All'interno del neurone, i neurotrasmettitori sono contenuti in vescicole dette vescicole sinaptiche, addensate all' estremità distale dell'assone.
Nel momento in cui il neurone viene raggiunto da uno stimolo, le vescicole sinaptiche si fondono per esocitosi con la membrana pre-sinaptica, riversando il proprio contenuto nello spazio sinaptico.
I neurotrasmettitori rilasciati si legano a recettori localizzati sulla membrana post-sinaptica. L'interazione fra i neurotrasmettitore e il recettore scatena una risposta eccitatoria o inibitoria nel neurone post-sinaptico.
Tra eccitatori ed inibitori si conoscono una cinquantina di neurotrasmettitori diversi.
Il glutammato è il maggiore neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale, con azione stimolante.
Glicina e GABA ( acido gamma ammino butirrico ) sono invece neurotrasmettitori inibitori del sistema nervoso centrale.
Il glutammato è il maggiore neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale, con azione stimolante.
Glicina e GABA ( acido gamma ammino butirrico ) sono invece neurotrasmettitori inibitori del sistema nervoso centrale.
Al livello della nostra autocoscienza, sentimenti ed emozioni sono la traduzione dell’azione di questi neurotrasmettitori, che a loro volta sono strettamente collegati al sistema ormonale. Non possiamo tuttavia far risalire ogni sentimento o stato d'animo ad un neurotrasmettitore specifico perchè un sentimento ( che è qualcosa di molto complesso e difficile da definire ) è determinato dall’azione contemporanea di numerosi neurotrasmettitori ed ormoni differenti.
Non a caso, molte persone che avvertono un calo dell'umore avvertono un bisogno importante di dolci, ricchi di carboidrati semplici, e di cioccolato che contiene il cacao, che favorisce la produzione di serotonina.
La dopamina ha molte funzioni nel cervello, gioca un ruolo importante in comportamento, cognizione, movimento volontario, motivazione, punizione e soddisfazione, nell'inibizione della produzione di prolattina (coinvolta nell'allattamento materno e nella gratificazione sessuale), sonno, umore, attenzione, memoria di lavoro e di apprendimento. Agisce sul sistema nervoso simpatico causando l'accelerazione del battito cardiaco e l'innalzamento della pressione sanguigna.
Stimoli che producono motivazione e ricompensa (fisiologici quali il cibo buono, acqua, sesso o artificiali come sostanze stupefacenti, ma anche l'ascolto della musica), stimolano parallelamente il rilascio di dopamina. Al contrario il piacere prodotto da questi stimoli è soppresso dal blocco dei recettori alla dopamina. La cura della depressione consiste nel fare liberare quanta più dopamina possibile, per risollevare il tono dell’umore in modo farmacologico.
Le endorfine sono sostanze chimiche prodotte dalla ghiandola pituitaria ( ipofisi ) e dall'ipotalamo e, in misura minore, da altri tessuti; tali sostanze sono dotate di elevati poteri analgesici ed eccitanti. Le endorfine sono proteine le cui proprietà biologiche sono molto simili a quelle della morfina e degli oppiacei. Il termine deriva appunto da endogeno (ciò che si genera internamente a una cellula o a un organismo) e morfina volendo con esso indicare una sostanza morfino-simile.
Le endorfine sono coinvolte in numerosi processi tra i quali: la regolazione della temperatura corporea, la regolazione dell'umore, la produzione ormonale,la regolazione dell'appetito, la regolazione del sonno, la percezione dolorifica (le endorfine aumentano la tolleranza agli stimoli dolorifici), le reazioni a eventi stressanti sia di tipo fisico che psichico ecc.
È stato ormai ampiamente dimostrato che uno dei fattori che influenzano maggiormente il rilascio di endorfine è l'attività fisica ( aumento delle concentrazioni plasmatiche di queste sostanze vicini al 500%.). Ciò sembrerebbe spiegare il perché la maggior parte delle persone che praticano un'attività fisica riferiscano generalmente di un miglioramento generale del tono dell'umore e di una notevole riduzione delle sensazioni di ansia e di stress (un fenomeno che nella corsa viene definito come runner's high, l'euforia del runner), senza dimenticare i benefici relativi all'aumento della soglia di tolleranza al dolore e alla fatica. Si ipotizza che l'aumentato del livello di endorfine esplichi la sua benefica attività non solo durante l'esercizio fisico, ma anche nel periodo post-allenamento; ciò spiegherebbe perché, per esempio, la stragrande maggioranza dei runner riferisca di una notevole sensazione di benessere che perdura per alcune ore dopo il termine dell'attività sportiva.
La noradrenalina, rilasciata da particolari cellule( cellule cromaffini ) come ormone nel sangue, è anche un neurotrasmettitore nel sistema nervoso. In quanto ormone dello stress, coinvolge parti del cervello dove risiedono i controlli dell'attenzione e delle reazioni; provoca la risposta di 'attacco o fuga' (fight or flight), attivando il sistema nervoso simpatico per aumentare il battito cardiaco, rilasciare energia sotto forma di glucosio dal glicogeno e aumentare il tono muscolare. Anche nel linguaggio ordinario spesso sentiamo dire “ho avuto una scarica di adrenalina”.
L' ossitocina è responsabile dell’istinto materno nella femmina dell’uomo e di tutti i mammiferi. Questo neurotrasmettitore, rilasciato dall’ipofisi posteriore, è anche responsabile della fedeltà e dell’attaccamento al compagno e riveste un ruolo importante nella nascita del sentimento dell’amicizia.
Effetti simili produce la vasopressina, sopratutto nel maschio, nel quale induce però anche un’aggressività che si manifesta nel controllo e nella protezione della femmina, in termini di territorialità, per evitare che incontri altri maschi.
Un rilascio insufficiente di ossitocina o di vasopressina, sia nel maschio che nella femmina, crea predisposizione al “tradimento” e nella femmina induce anche a trascurare la prole.
Le endorfine sono sostanze chimiche prodotte dalla ghiandola pituitaria ( ipofisi ) e dall'ipotalamo e, in misura minore, da altri tessuti; tali sostanze sono dotate di elevati poteri analgesici ed eccitanti. Le endorfine sono proteine le cui proprietà biologiche sono molto simili a quelle della morfina e degli oppiacei. Il termine deriva appunto da endogeno (ciò che si genera internamente a una cellula o a un organismo) e morfina volendo con esso indicare una sostanza morfino-simile.
È stato ormai ampiamente dimostrato che uno dei fattori che influenzano maggiormente il rilascio di endorfine è l'attività fisica ( aumento delle concentrazioni plasmatiche di queste sostanze vicini al 500%.). Ciò sembrerebbe spiegare il perché la maggior parte delle persone che praticano un'attività fisica riferiscano generalmente di un miglioramento generale del tono dell'umore e di una notevole riduzione delle sensazioni di ansia e di stress (un fenomeno che nella corsa viene definito come runner's high, l'euforia del runner), senza dimenticare i benefici relativi all'aumento della soglia di tolleranza al dolore e alla fatica. Si ipotizza che l'aumentato del livello di endorfine esplichi la sua benefica attività non solo durante l'esercizio fisico, ma anche nel periodo post-allenamento; ciò spiegherebbe perché, per esempio, la stragrande maggioranza dei runner riferisca di una notevole sensazione di benessere che perdura per alcune ore dopo il termine dell'attività sportiva.
La noradrenalina, rilasciata da particolari cellule( cellule cromaffini ) come ormone nel sangue, è anche un neurotrasmettitore nel sistema nervoso. In quanto ormone dello stress, coinvolge parti del cervello dove risiedono i controlli dell'attenzione e delle reazioni; provoca la risposta di 'attacco o fuga' (fight or flight), attivando il sistema nervoso simpatico per aumentare il battito cardiaco, rilasciare energia sotto forma di glucosio dal glicogeno e aumentare il tono muscolare. Anche nel linguaggio ordinario spesso sentiamo dire “ho avuto una scarica di adrenalina”.
L' ossitocina è responsabile dell’istinto materno nella femmina dell’uomo e di tutti i mammiferi. Questo neurotrasmettitore, rilasciato dall’ipofisi posteriore, è anche responsabile della fedeltà e dell’attaccamento al compagno e riveste un ruolo importante nella nascita del sentimento dell’amicizia.
Effetti simili produce la vasopressina, sopratutto nel maschio, nel quale induce però anche un’aggressività che si manifesta nel controllo e nella protezione della femmina, in termini di territorialità, per evitare che incontri altri maschi.
Un rilascio insufficiente di ossitocina o di vasopressina, sia nel maschio che nella femmina, crea predisposizione al “tradimento” e nella femmina induce anche a trascurare la prole.
venerdì 27 settembre 2013
COMPLEANNO E SIGNIFICATO DI GOOGLE
Tutti sanno quando è nato Google e proprio a lui è dedicato il doodle ( trad. disegnino ) di oggi.
Ma da dove deriva il nome?
In matematica esiste un simbolo preciso per indicare l’infinito, ma all’inizio del ’900 cominciò ad avanzare il problema di rappresentare numericamente una cifra così grande, per poterla utilizzare negli apparecchi elettronici, come ad esempio le calcolatrici.
Ma da dove deriva il nome?
In matematica esiste un simbolo preciso per indicare l’infinito, ma all’inizio del ’900 cominciò ad avanzare il problema di rappresentare numericamente una cifra così grande, per poterla utilizzare negli apparecchi elettronici, come ad esempio le calcolatrici.
Il matematico statunitense Edward Kasner si prese carico di questo problema, e pensò di rappresentare l’infinito con un 1 seguito da cento zeri. L’autore del nome di tale numero, però, non fu Kasner, bensì il suo nipotino di 9 anni durante una passeggiata, che suggerì “googol”.
Un googol è un numero così grande che il numero di particelle di elio presenti nell’universo è solo un miliardesimo di googol (anche nel vuoto sono presenti almeno 3 particelle di elio per metro cubo)!
Il nome Google di fatto nasce da un errore di trascrizione del termine googol ai tempi della registrazione del dominio, ed è stato scelto perché rappresentava il numero di pagine che Page e Brin, fondatori di Google sognavano di indicizzare.
A Kasner si deve anche il nome degli uffici di Google, i Googleplex, da googolplex, un 1 seguito da un googol di zeri.
Di questo passo chissà che un giorno Google non raggiungerà davvero queste cifre.
CIRCONF.INSCRITTA E CIRCOSCRITTA AL TRIANGOLO EQUILATERO
- Si disegna un triangolo equilatero
- Poichè nel triangolo l'incentro, il circocentro, l'ortocentro e il baricento coincidono trovare uno di questi punti, scegliendo il metodo più veloce, di solito tracciando due mediane.
- Le mediane sono divise dal baricentro in due parti, una il doppio dell'altra
- Con il compasso, centro nel punto notevole del triangolo, si tracciano la circonferenza circoscritta e quella inscritta
FRAZIONI EQUIVALENTI
Una carinissima applet per capire cosa siano le frazioni equivalenti. Utilissima e consigliata!
Buon divertimento!!
Cliccate sull'immagine, il link vi porterà sul blog "Osmosi delle idee", dove troverete tutte le istruzioni.
ADDIZIONE TRA FRAZIONI
Come si fa a sommare due frazioni con denominatore diverso?
Prendiamo come esempio la somma tra 1/4 e 1/3
Prendiamo come esempio la somma tra 1/4 e 1/3
Non possiamo sommare le unità frazionarie, poichè sono diverse.
Trasformo allora le due frazioni 1/4 e 1/3 in due frazioni equivalenti aventi lo stesso denominatore, naturalmente scelgo il m.c.m. tra i denominatori per eseguire calcoli più semplici.
Tutto per avere la stessa unità frazionaria, come ben illustrato dal disegno.
Adesso è possibile eseguire esattamente l'addizione!!
Adesso, per vedere se hai capito, vai qui e qui, prova a fare delle addizioni tra frazioni e controlla se hai fatto giusto.
martedì 24 settembre 2013
domenica 22 settembre 2013
EQUINOZIO D' AUTUNNO
Alle ore 20:44 (Utc) del 22 settembre torna ufficialmente la stagione autunnale per l’emisfero boreale. In corrispondenza degli equinozi la durata del dì e della notte è pressoché la stessa. Ma perché? Cosa accade in questi giorni, o meglio istanti, al sistema Terra-Sole?
I movimenti della terra e l'alternarsi delle stagioni sono spiegate in un video del 1967, un po' vecchio, ma ben fatto
sabato 21 settembre 2013
NASCITA DELLA GEOMETRIA
Dove nasce questa scienza che chiamiamo geometria?
La geometria è la scienza che studia lo spazio e gli oggetti in esso contenuti, in quanto hanno una "estensione”. La parola geometria proviene dal greco e significa “misura della terra”, probabilmente perché le prime nozioni geometriche sono state elaborate per scopi pratici, come appunto la misura dei terreni.
La geometria è la scienza che studia lo spazio e gli oggetti in esso contenuti, in quanto hanno una "estensione”. La parola geometria proviene dal greco e significa “misura della terra”, probabilmente perché le prime nozioni geometriche sono state elaborate per scopi pratici, come appunto la misura dei terreni.
Erodoto, il padre della storia, ritiene che la geometria sia nata presso gli antichi Egiziani,vari millenni a. C., per la necessità che questi avevano di ripristinare confini di proprietà, che ogni anno venivano cancellati dalle inondazioni del Nilo.
Il Nilo è un fiume egiziano che solca il paese formando una lunga vallata intorno alla quale, sin dalla preistoria, si insediarono numerose popolazioni. Gli antichi egizi attribuirono al Nilo un carattere divino e considerarono lo straripamento delle sue acque un disegno della divinità a cui la loro vita era profondamente legata.
Quando poi le acque del fiume si ritiravano, accadeva che i confini dei campi erano stati cancellati. Era compito dei funzionari ristabilire le giuste divisioni.
Gli agrimensori egizi erano chiamati annodatori di funi. E tirando le funi essi tracciarono le due linee più semplici e più importanti della geometria: la retta e il cerchio. La prima, semplicemente tendendo una fune tra due punti, un’operazione di cui resta ancora un’immagine nelle espressioni “tirare una retta”, “tirare una perpendicolare”; il secondo, facendo ruotare uno di questi attorno all’altro che rimane fisso. Immaginavano a quale ricchezza di costruzioni potessero condurre queste due pratiche così elementari? Probabilmente no. Di certo però la necessità di costruzioni del tipo di quelle che oggi chiamiamo “con riga e compasso”, ma che più propriamente forse si dovrebbero dire “con cerchi e rette”, emerse subito dalle esigenze pratiche del lavoro degli agrimensori.
E' assodato che ancor prima altri popoli, come per esempio gli Assiro-Babilonesi, ebbero spiccate cognizioni di geometria, oltre che di aritmetica. Negli loro studi si incominciava a riscontrare un processo di astrazione, cioè uno studio della geometria non più rivolto ad esigenze pratiche ma a forme e relazioni generali. Nonostante ciò la nascita della geometria si fa risalire tradizionalmente a uno dei sette savi: Talete (Mileto, 640 a.C./625 a.C. – 547 a.C.) . Fu lui che per primo immaginò i punti, le rette e i piani dello spazio. Li immaginò, perché, da allora in poi, i punti, le rette ed i piani non furono più entità materiali, ma astratte, idealizzate, impercettibili se non con gli occhi dell'immaginazione. Così per i Greci, il punto è ciò che non ha parte, la retta è lunghezza senza larghezza, e così via.
Particolare contributo alla formazione moderna della geometria fu dato dal celebre matematico e filosofo greco Pitagora di Samo, fondatore della famosa scuola pitagorica a Crotone (540 a.C. circa) e forse allievo dello stesso Talete. Nonostante l’incertezza delle sue elaborazioni scientifiche, a lui si deve l’allontanamento della geometria dai suoi contenuti concreti per diventare sempre più una costruzione del pensiero che studia i puri legami fra figure, ponendo questa scienza per la prima volta sotto forma deduttiva. Grazie a Pitagora oggi conosciamo il celebre teorema, anche se alcuni storici ritengono che fosse già noto ai Babilonesi.
Dopo importanti scoperte sulla geometria astrale da parte di Eudosso di Cnido, la storia della geometria fu segnata dalle celebri menti di Platone di Atene (420-348 a. C.), a cui si debbono notevoli contributi circa la risoluzione di problemi geometrici e sopratutto nei riguardi dell’uso della logica nello studio della geometria, e di Euclide (III secolo a.C.) che, con la sua opera, i 13 libri degli Elementi, raccolse le conoscenze geometriche dell’epoca e le espose in modo sistematico, astratto e generalizzato, creando un modello che rimase insuperato per secoli. Gli Elementi hanno avuto una diffusione seconda solo alla Bibbia, e costituisce il più grande monumento che l’uomo abbia saputo elevare alla matematica. Le matematiche elementari, così come vengono insegnate, non differiscono nei fondamenti dalla impostazione di Euclide, che scrisse gli Elementi in Alessandria, subito dopo la fondazione della città, nell’epoca in cui il genio militare di Alessandro Magno unificava in un solo impero il mondo greco e quello orientale fino alle Indie.
Euclide dedusse da principi ritenuti "evidenti" teoremi sempre più complicati, dando vita ad una catena potenzialmente infinita di informazioni certe. Per questo carattere di universalità e certezza, la Geometria greca parve alle civiltà seguenti (romana, islamica e medievale) così perfetta da meritare solo dei commenti e degli elogi, e, di fatto, lo sviluppo della Geometria può dirsi inesistente per tutto i due millenni che separano i Greci dal Rinascimento.
Il concetto di spazio e di Geometria ereditato dall'antichità era, come si è detto, idealizzato, ma certo nessuno degli antichi dubitava che "le cose", cioè tutto ciò che vi è nell'universo, fossero suscettibili di descrizione geometrica e che, insomma, la Geometria fosse la scienza dello spazio, intendendo con ciò anche l'universo stesso (che infatti veniva creduto per lo più composto di sfere...). E questa concezione è molto diffusa anche oggi.
Vedremo in seguito quali sono gli enti fondamentali della geometria di Euclide.
I NUMERI IRRAZIONALI E COME USARLI
"Irrazionale", in matematica, è un numero che non può essere scritto sotto forma di frazione. Quando può capitare di imbattersi in questi numeri? Quali problemi pratici possono derivare dalla loro applicazione pratica? Da "Treccani Channel", una chiara e piacevole spiegazione.
I NUMERI REALI SULLA RETTA
Da Treccani Channel, una chiara spiegazione sui numeri reali e sulla loro disposizione sulla infinita retta dei numeri
I NUMERI REALI
L'insieme dei numeri reali ( naturali, razionali, irrazionali, relativi ) in una simpatica presentazione, per gli alunni di terza.
I NUMERI RELATIVI
Con “numeri relativi” si indicano i numeri che hanno il segno (+ o -) e il loro insieme viene indicato con Z.
La loro rappresentazione sulla retta dei numeri è la seguente:
Per il confronto di due numeri relativi bisogna considerare la retta: è più grande il numero che sulla retta sta dopo, percorrendo la retta da sinistra verso destra.
Un numero relativo è formato dal segno e dal modulo o valore assoluto. Segno + e –
Modulo o valore assoluto = numero senza segno
Esempio:
+ 5 = numero relativo + segno 5 = Modulo
- 5 = numero relativo - segno 5 = Modulo
In questo ppt le prime nozioni e le operazioni nell'insieme Z.
Per studiare, ripassare puoi andare anche qui.
venerdì 20 settembre 2013
RAPPORTO CIRCONFERENZA DIAMETRO
Come si può vedere da questa applet di geogebra il rapporto tra ogni circonferenza ed il rispettivo diametro è sempre costante, cioè:
C /d = π e quindi C = π * d
Questo significa che la misura della circonferenza è circa tre volte la misura del suo diametro.
Qual è il valore di π? Se prendessimo una circonferenza di raggio 0,5 (cm o m ecc.) e immaginassimo di tagliarla in un punto e di stenderla, il segmento che otterremmo sarebbe un segmento di lunghezza π:
C = π * d= 2 π r = 2 * π * 0,5 = π
In pratica, tuttavia, non sarà mai possibile trovare un segmento esattamente lungo π.
Un discreto valore approssimato di π è 3,14 (approssimato al centesimo )
mercoledì 18 settembre 2013
DOODLE DI OGGI DEDICATO A FOUCAULT
La Terra gira!
160 fa, grazie a un pendolo e a un po' di sabbia, Jean Foucault (18 September 1819 – 11 February 1868) dimostra la rotazione del Pieneta intorno al proprio asse
In generale un pendolo è un sistema oscillante composto da un filo/cavo e un peso attaccato ad un'estremità di questo filo mentre l'altra estremità è fissata ad un punto. In questo modo il peso può oscillare attorno alla posizione di equilibrio del pendolo che coincide con la posizione in cui il filo è perpendicolare al suolo.
Le forze in gioco nel pendolo sono due: la forza di gravità che attrae il peso verso terra e la tensione del filo. La gravità è diretta sempre verticalmente mentre la tensione è diretta lungo la direzione del filo.
Cos'è il pendolo di Foucault?
La prima apparizione di questo pendolo è stata a Parigi nella cupola del Pantheon nel 1851. Si tratta di un filo lungo 67 metri con un peso attaccato di 28 chilogrammi, con una punta che spostava i granelli di sabbia della terra che toccava, lasciando un'impronta visibile. Quel giorno, 31 marzo 1851, alla sua presentazione ci sarebbe stato un ospite d'eccezione: il primo presidente della Repubblica francese Luigi Napoleone Bonaparte (quello che l'anno seguente sarebbe diventato l'Imperatore Napoleone III). In gioco per Jean c'era tutta la carriera, la sua credibilità e la possibilità di essere finalmente riconosciuto come scienziato a tutti gli effetti.
Quando uno pensa ad un pendolo si aspetta che il pendolo oscilli. E infatti il pendolo di Foucault fa proprio questo. Ma fa anche qualcos'altro.
Infatti il segno sulla sabbia andava progressivamente spostandosi in senso orario, in pratica cambia nel tempo la propria direzione di oscillazione!
Leon Foucault |
Grazie alla dimostrazione del 31 marzo il nome di Foucault è conosciuto in tutto il mondo. Lo scienziato, però, andrebbe ricordato anche per aver fatto la prima fotografia al Sole, per aver stimato la velocità della luce, per aver osservato che questa viaggia più lentamente nell'acqua rispetto all'aria, per aver contribuito agli studi sull' elettromagnetismo e aver scoperto le correnti che portano il suo nome. Ma gli scienziati francesi ebbero buon gioco nel tenerlo ai margini della prestigiosa comunità. Jean, infatti, non era un accademico in senso stretto. Aveva cominciato a studiare medicina su desiderio della madre, ma aveva abbandonato il corso dopo aver scoperto che la vista del sangue lo faceva svenire.
Da allora era passato da un laboratorio di fisica all'altro, seguendo di volta in volta un interesse diverso. Così i parrucconi dell’ Académie des sciences gli negarono per quasi tutta la vita l’accesso alla prestigiosa istituzione. Fino al 1865.
Ironia della sorte, Foucault poté godere solo per poco di questo successo: l'anno seguente lo scienziato iniziò a mostrare i primi sintomi della terribile malattia - la sclerosi laterale amiotrofica – che lo avrebbe portato alla morte nel 1868.
da: http://www.quantizzando.org/2013/04/il-pendolo-di-foucault.html
http://daily.wired.it/news/scienza/2011/03/31/dimostrazione-pendolo-foucault.html
da: http://www.quantizzando.org/2013/04/il-pendolo-di-foucault.html
http://daily.wired.it/news/scienza/2011/03/31/dimostrazione-pendolo-foucault.html
martedì 17 settembre 2013
EDUCAZIONE ALIMENTARE ALUNNI 2^B (2)
Festa dell'Istituto comprensivo di Pantigliate 1 giugno 2013: gli alunni della 2^B presentano il loro lavoro sull'alimentazione " Io leggo gli ingredienti ". Francesca Maggi e Peletti Giselle illustrano alcune problematiche relative alle etichette di alcune marmellate ed all'aggiunta dello sciroppo di glucosio-fruttosio in alcuni prodotti alimentari.
EDUCAZIONE ALIMENTARE ALUNNI 2^ B (1)
Festa dell'Istituto comprensivo di Pantigliate 1 giugno 2013: gli alunni della 2^B presentano il loro lavoro sull'alimentazione " Io leggo gli ingredienti ". In questo video Francesca Maggi e Laura Cremonesi illustrano al pubblico il significato di grassi saturi ed insaturi, la differenza tra oli, grassi, grassi animali e vegetali.
domenica 15 settembre 2013
sabato 14 settembre 2013
MCD e MCM
Ripasso per la seconda: come trovare il massimo comun divisore ( M.C.D) , il minimo comune multiplo (m.c.m.) e problemi di applicazione
SUONI INTERSTELLARI
In questo video potete udire dei suoni che provengono da una regione lontanissima .................. nientemeno che dal plasma interstellare!
Essi sono stati catturati dalla sonda Voyager 1 ( le diverse densità del plasma sono rilevate dalle antenne della sonda, amplificate e riprodotte attraverso un altoparlante) che ha iniziato il suo viaggio nel 1977, ben 36 anni fa e che ora dista dalla terra circa 19 miliardi di chilometri. Nessuno si sarebbe aspettato, quando fu lanciata, che sarebbe durata tanto, mantenendo anche un esile ma tenace filo diretto con il pianeta di origine. E pensare che la sua capacità di calcolo è inferiore a quella di un telefonino!
Rimane ancora qualche controversia sul fatto se Voyager 1 sia davvero al di fuori del Sistema Solare (non è più lontano della Nube di Oort – anzi impiegherà circa altri 300 anni per raggiungerla davvero – e dopotutto la navicella è sempre più vicina al Sole che a qualsiasi altra stella), tuttavia il plasma nella zona in cui sta viaggiando Voyager 1 è inequivocabilmente cambiato rispetto a quello presente nel sistema solare. Dopo numerosi falsi allarmi degli scorsi anni, Ed Stone, uno dei responsabili del progetto Voyager con sede presso il California Institute of Technology (Caltech) di Pasadena, il 13 settembre ha dichiarato: ''Ora che ci sono giunti i nuovi dati, crediamo che questo sia un momento storico per il genere umano''. "Ora – ha poi osservato - possiamo rispondere alla domanda che tutti ci stavamo facendo da tempo: Siamo già arrivati? Sì, ora lo siamo''.
La sonda continua a trasmettere grazie alle batterie solari di cui è dotate ed è in comunicazione con il centro di controllo tramite il più potente radiotelescopi della NASA.
Molte delle immagini e delle informazioni che abbiamo finora raccolto sui pianeti gassosi, Giove e Saturno, ma anche su Urano, Nettuno e Plutone, le dobbiamo proprio a questa sonda, che nel 1979 ha sorvolato Giove, fotografandolo, insieme alla “sorella gemella” Voyager 2 (altra sonda lanciata 16 giorni prima ). Numerose sono state le scoperte sui satelliti di Giove.
L’anno dopo la sonda raggiunse Saturno, raccogliendo informazioni sui suoi anelli, poi ha continuato il suo viaggio verso l’esterno del Sistema Solare. La sorella gemella si trova invece ora a ‘soli’ 15 miliardi di chilometri dalla Terra.
Voyager continuerà ad inviare dati fino al 2020, anno dopo il quale l'energia elettrica residua non sarà sufficiente ad eseguire i comandi e a trasmettere le informazioni. Attendiamo speranzosi, anche se prima che incontri la prossima stella ci vorranno altri 40.000 anni!
Per essere precisi, Voyager 1 tra 40.000 anni sarà in vista dell'Orsa Minore, Voyager 2 sarà in vista della costellazione di Andromeda e passerà a 1,7 anni luce da una stella minore della costellazione, Ross-248.
All'interno delle due sonde Voyager si trova il Voyager Golden Record, un disco per grammofono contenente suoni e immagini selezionate al fine di rappresentare le diverse varietà di vita e di cultura della Terra. È concepito per qualunque forma di vita extraterrestre o per la specie umana del futuro che lo possa trovare.
Le probabilità che venga trovato da qualcuno sono estremamente remote in rapporto alla vastità dello spazio interstellare. Un suo possibile ritrovamento ad opera di una forma di vita aliena potrà avvenire soltanto in un futuro molto lontano. Il lancio di queste sonde va visto più che altro come qualcosa di simbolico che non un tentativo reale di comunicare con forme di vita extraterrestri.
Il contenuto del disco venne selezionato per la NASA da una commissione guidata da Carl Sagan della Cornell University. Il dottor Sagan e la commissione misero insieme una varietà di 115 immagini e un gran numero di suoni naturali, come quelli prodotti dalle onde, dal vento, dai tuoni e suoni prodotti da animali, come il canto degli uccelli e quello delle balene. Con questi venne inserita una selezione musicale proveniente da diverse culture e diverse epoche, oltre ai saluti di abitanti della Terra in 55 lingue diverse e la riproduzione del messaggio del presidente degli U.S.A. Jimmy Carter e del Segretario generale delle Nazioni Unite Kurt Waldheim.
I saluti nelle diverse lingue iniziano con l'accadico, parlato dagli Assiri circa 5.000 anni fa, e finiscono con la lingua Wu, parlata attualmente in Cina.
Avevamo già parlato qui della sonda Voyager 1 e della foto della terra ( un "pallido puntino blu" ) inviata nel 1990.
In questo video invece possiamo sentire i suoni di Giove, sempre sotto forma di onde elettromagnetiche, catturati da Voyager
In questo video invece possiamo sentire i suoni di Giove, sempre sotto forma di onde elettromagnetiche, catturati da Voyager
domenica 8 settembre 2013
USARE FACEBOOK CON LA TESTA
Ragazzi, quasi tutti avete un account FB e passate molto tempo da soli a stabilire relazioni con altri utenti della rete, senza un adeguato controllo da parte degli adulti ma..... conoscete tutti i pericoli a cui potreste andare incontro?
In effetti l'uso dei social network è proibito ai minori di anni 13!
Questa presentazione, realizzata dal Prof. Luca Provvedi, può essere un valido strumento per indirizzarvi verso un uso consapevole di Facebook e dei Social Network in genere.
PROPRIETA' DELLE OPERAZIONI
Eh, si'...ancora le proprietà delle operazioni...se si vuole costruire una casa, bisogna che le fondamenta siano solide!
Cliccare qui !
SISTEMA DI NUMERAZIONE DECIMALE E BINARIO
Un ripassino al sistema di numerazione decimale e un accenno a quello binario, per accogliere i " primini ".
Aggiungo qui anche qualche esercizio di riscaldamento....
Aggiungo qui anche qualche esercizio di riscaldamento....
martedì 3 settembre 2013
MALALA INAUGURA BIBLIOTECA A BIRMINGHAM
Tra pochi giorni inizierà la scuola.. per quelli che già tremano all'idea, ecco un'ottima occasione per ricordare che ...
"Le penne e i libri sono le armi che difendono dal terrorismo”. La 16enne pachistana Malala Yousafzai, sopravvissuta lo scorso anno ad un attacco dei talebani, ha inaugurato oggi a Birmingham, sua città di adozione, la biblioteca pubblica più grande d’Europa: un milione di libri, tra cui le prime edizioni delle opere di William Shakespeare.
"Le penne e i libri sono le armi che difendono dal terrorismo”. La 16enne pachistana Malala Yousafzai, sopravvissuta lo scorso anno ad un attacco dei talebani, ha inaugurato oggi a Birmingham, sua città di adozione, la biblioteca pubblica più grande d’Europa: un milione di libri, tra cui le prime edizioni delle opere di William Shakespeare.
Malala, impegnata nella lotta contro l’analfabetismo nel suo Paese, quest’anno è stata candidata al Nobel per la Pace.
Ricordiamo brevememte la storia di Malala:
Nel 2009 Malala Yousafzai, una ragazza pachistana di 11 anni, ora nella lista delle 100 persone più influenti del 2013, secondo la rivista Time, inizia a tenere un diario per la BBC, in cui racconta la sua quotidianità e le ingiustizie subite in un regime che si oppone ai diritti delle donne. Per la sua lotta per il diritto allo studio delle bambine viene ferita da un colpo di pistola alla testa, sul pullman che la riporta a casa da scuola, per mano dei talebani.
Curata in Gran Bretagna è diventata un simbolo e la sua storia ha fatto il giro del mondo. Personalità politiche e protagonisti del mondo dello spettacolo le hanno espresso il loro appoggio: Angelina Jolie ha donato 200.000 dollari e ha intitolato a Malala un fondo per lo studio di giovani ragazze indigenti e Madonna si è esibita in concerto con il nome Malala scritto sul corpo.
Il 12 luglio 2013, giorno del suo sedicesimo compleanno, Malala è stata invitata a tenere un discorso all’ONU ( qui il testo integrale ) sulla sua storia, testimonianza dell’importanza dell’educazione come strumento dell’emancipazione femminile e di una società più libera e giusta. Candidata al premio Nobel per la pace dal partito laburista norvegese e appoggiata dall’organizzazione internazionale Change.org, Malala è un esempio di coraggio per tutte le bambine del mondo. La storia di Malala è anche raccontata da Viviana Mazza, corrispondente agli esteri per il Corriere della Sera, in un libro semplice e appassionante dal titolo "La storia di Malala".
Il 12 luglio 2013, giorno del suo sedicesimo compleanno, Malala è stata invitata a tenere un discorso all’ONU ( qui il testo integrale ) sulla sua storia, testimonianza dell’importanza dell’educazione come strumento dell’emancipazione femminile e di una società più libera e giusta. Candidata al premio Nobel per la pace dal partito laburista norvegese e appoggiata dall’organizzazione internazionale Change.org, Malala è un esempio di coraggio per tutte le bambine del mondo. La storia di Malala è anche raccontata da Viviana Mazza, corrispondente agli esteri per il Corriere della Sera, in un libro semplice e appassionante dal titolo "La storia di Malala".
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