Il plancton (da un termine greco che significa vagabondo) è costituito dagli esseri che vivono sospesi nell'acqua, senza sapersi spostare, ma compiendo al massimo piccoli muovimenti. Vi si possono trovare batteri, alghe unicellulari, isolate o riunite in colonie, protozoi, rotiferi e piccoli crostacei.
Il plancton marino è composto anche da piccole meduse, anellidi, molluschi e forme larvali di animali che allo stadio adulto non fanno parte del plancton.
I pesci ad esempio, che sanno muoversi autonomamente rispetto alle correnti, non fanno parte del plancton, ma del necton. E gli organismi che vivono sui fondali costituiscono il benthos.
Il plancton si divide in zooplancton (componente animale) e fitoplancton (componente vegetale); quest'ultimo è alla base della catena alimentare marina e da esso parte il ciclo annuale del plancton.
Le fioriture di plancton che si osservano ogni anno nel nord dell’Atlantico sono dovute al mescolarsi delle acque profonde in inverno. Il riscaldamento dei mari però potrebbe diminuire questo movimento di acque, e con questo mettere a repentaglio la formazione di grandi stock di fitoplancton (e di qui la disponibilità di cibo per i suoi predatori). Inoltre le attività umane, come le fuoriuscite di petrolio e l'inquinamento, possono avere effetti dannosi sull’ acqua in cui vive il plancton, rallentandone la crescita e la riproduzione e provocando, di conseguenza, un assottigliamento dello strato di ozono con cambiamenti nella quantità di luce solare disponibile per la corretta fotosintesi.
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