Allarme dai ghiacciai della Groenlandia: lo scioglimento è più rapido del previsto. A lanciare l'allarme è un gruppo di scienziati che ha usato dati forniti dalla Nasa.
"Per la prima volta abbiamo un quadro completo di come i ghiacciai della Groenlandia siano cambiati nell'ultimo decennio", ha spiegato Beata Csatho, geologa all'università di Buffalo, che ha guidato lo studio.
"Per la prima volta abbiamo un quadro completo di come i ghiacciai della Groenlandia siano cambiati nell'ultimo decennio", ha spiegato Beata Csatho, geologa all'università di Buffalo, che ha guidato lo studio.
Nel compilare la ricerca gli scienziati hanno usato dati satellitari raccolti da oltre 100 mila luoghi lungo la Groenlandia durante un arco di tempo tra il 1993 e il 2012. I ghiacciai sono stati divisi in sette macrogruppi a seconda del loro movimento nel periodo considerato. E' stato scoperto che gli standard finora considerati nel misurare la loro velocita' di scioglimento hanno indicato stime inferiori rispetto alla reale velocita', che e' purtroppo superiore.
La conclusione degli esperti e' stata quindi che la Groenlandia potrebbe perdere ghiaccio molto piu' rapidamente di quanto si pensasse.
Negli ultimi anni, il riscaldamento climatico ha determinato uno spostamento verso nord delle correnti marine più calde e di conseguenza un'accelerazione del processo di fusione della coltre glaciale. I modelli elaborati in passato prevedevano che la fusione si sarebbe arrestata una volta che i ghiacciai si fossero ritirati fino a una quota più elevata.
Questi modelli si sono dimostrati sbagliati: i ghiacciai della Groenlandia probabilmente si stanno ritirando sempre più velocemente e a partire da punti molto più interni rispetto a quanto ritenuto finora.
La calotta glaciale della Groenlandia copre una superficie cinque volte superiore allo stato di New York e del Kansas messi assieme e se si dovesse sciogliere completamente il livello degli oceani potrebbe innalzarsi al punto da causare danni enormi alle zone costiere dalla Florida al Bangladesh.
La conclusione degli esperti e' stata quindi che la Groenlandia potrebbe perdere ghiaccio molto piu' rapidamente di quanto si pensasse.
Negli ultimi anni, il riscaldamento climatico ha determinato uno spostamento verso nord delle correnti marine più calde e di conseguenza un'accelerazione del processo di fusione della coltre glaciale. I modelli elaborati in passato prevedevano che la fusione si sarebbe arrestata una volta che i ghiacciai si fossero ritirati fino a una quota più elevata.
Questi modelli si sono dimostrati sbagliati: i ghiacciai della Groenlandia probabilmente si stanno ritirando sempre più velocemente e a partire da punti molto più interni rispetto a quanto ritenuto finora.
La calotta glaciale della Groenlandia copre una superficie cinque volte superiore allo stato di New York e del Kansas messi assieme e se si dovesse sciogliere completamente il livello degli oceani potrebbe innalzarsi al punto da causare danni enormi alle zone costiere dalla Florida al Bangladesh.
Inoltre, sempre utilizzando dati raccolti da aerei della Nasa che studiavano la coltre di ghiaccio che copre la Groenlandia, ricercatori inglesi, italiani e tedeschi hanno scoperto nel 2013 un gigantesco canyon fino ad oggi del tutto sconosciuto, formatosi da un fiume che percorreva una valle lunga 750-800 km e in alcuni punti la vallata scavata dal fiume è profonda anche 800 metri. Esso potrebbe avere un ruolo importante nel trasportare in mare l’acqua subglaciale che si forma dallo scioglimento dei ghiacci e ci dice che la Groenlandia una volta era un-isola verde.
Nessun commento:
Posta un commento