domenica 17 novembre 2013

ANESTETICI, PER FORTUNA!!

L'anestesia moderna é iniziata come uno dei frutti dello sviluppo scientifico parallelo all'illuminismo. Alla fine del 1700 Joseph Priestly e Sir Humpry Davy, due chimici inglesi, sperimentarono sull'uomo il  monossido di diazoto, N2O, noto anche come protossido d'azoto e lo  chiamarono "gas esilarante" per il suo effetto euforizzante. 
Oltre a indurre "allegria", è  leggermente dolce, ma soprattutto è un sedativo e un discreto anestetico; a dosi più alte causa prima sonnolenza e poi induce il sonno. 
Già dalla sua scoperta venne usato come anche come droga; adesso sappiamo che un uso prolungato, per mesi e anni, procura danni anche gravi alle cellule nervose.
W.Morton
La sostanza, dal punto di vista chimico, era stata scoperta  da Humpry Davy nel 1772
Circa venti anni dopo,  Michael Faraday stava studiando la chimica dell'etere dietilico. H3CH2OCH2CH3
Nel 1830, negli Stati Uniti, molti ragazzi partecipavano a “party all’etere”, party che producevano una “gioiosa ebbrezza”.
Adesso useremmo termini diversi: rave party e “andare su di giri”…. In pratica una droga, più o meno leggera. Non sappiamo quanto questo fenomeno fosse diffuso, ma lo era certamente nella cittadina di Jefferson, in Georgia, non lontano da Atlanta.
A Jefferson esercitava il dottor Crawford Williamson Long, che era al corrente degli esperimenti di Priestly e di Davy.
Long pensò allora di sfruttare proprio l’etere, utilizzato in modo discutibile dai giovani dei dintorni, per operare un paziente particolarmente spaventato dall’operazione che lo aspettava: l’asportazione di un tumore al collo. (In parole povere un fifone... Un fifone? Ma chi di noi non sarebbe spaventatissimo all’idea di essere operato senza anestesia???)
Il 30 marzo 1842 il tumore è asportato senza alcun dolore e successivamente Long iniziò a usare con successo l'etere nelle operazioni chirurgiche, soprattutto amputazioni e parti.
Nonostante il successo, disturbato da alcune polemiche, egli rinunciò a pubblicare i risultati dei suoi lavori fino al 1849, venendo così “superato” da William Morton,
Intanto, nel 1842 (altre fonti indicano il '44) Horace Wells, dentista a Boston, tentò di anestetizzare un paziente con il protossido di azoto, N2O, ma con scarso successo.
Prima estrazione dentaria con etere
William T. G. Morton è considerato il padre della moderna anestesiologia, perché ha sempre pubblicato accuratamente i risultati dei suoi lavori; inoltre è l’inventore dell’inalatore Morton, per inalare l'etere. 
La sua prima sperimentazione, in data 30 settembre 1846 fu una estrazione dentaria, resa totalmente indolore con l'etere dietilico, evento prontamente pubblicato sul Boston Daily Giournal. 
A questo seguì un vero intervento chirurgico, ancora la rimozione di un tumore al collo, eseguita il 16 ottobre 1846 dal dottor John Collins Warren del Massachusetts General Hospital.
Morton infatti era dentista e non aveva i titoli (e probabilmente neppure la preparazione) per operare personalmente. Al contrario aveva messo abbastanza a punto la tecnica di anestesia (generale) del paziente.... il primo esempio di anestesista.
In quella occasione Morton utilizzò e presentò ufficialmente alla comunità scientifica un inalatore per etere, composto semplicemente da una sfera di vetro (al cui interno va posizionata una spugna imbevuta di etere) dotata di due valvole, una di entrata dell'aria una di uscita dell'aria contenente vapori di etere.
Questa scoperta venne portata all'attenzione della comunità scientifica mondiale con la pubblicazione, il 18 novembre 1846, di un articolo sul Boston Medical and Surgical Journal. 
Il dottor Morton sapeva curare la propria immagine….
La stessa parola “anestesia” dal greco ἀναισθησία a (senza) e aisthesis, sensazione, venne inventata poco dopo da Oliver Holmes, medico e poeta.
In Europa nel frattempo,  si stavano orientando su un’altra sostanza, sempre un gas, da assumere per inalazione: il Cloroformio o triclorometano, CHCl3
Questa sostanza viene prodotta per la prima volta nel 1831 dal famoso chimico Justus von Liebig (quello da cui prenderanno il nome i dadi per il brodo) e, indipendentemente, anche da Eugène Souberain
Nel 1847 James Young Simpson, un ostetrico di Edimburgo, usava il cloroformio per anestetizzare le partorienti
All’inizio del XX secolo, anche in America si iniziò a usare il cloroformio al posto dell’ etere, ma per poco tempo….
A riprova della pericolosità psicologica di queste sostanze,  Horace Wells e William Morton non ebbero vita facile, nonostante il loro impegno e nonostante i buoni risultati di Morton.
Il dottor Wells, infatti, tra il 1867 ed il 1868 pubblicò diversi articoli per reclamare la paternità della scoperta e iniziò a sperimentare il cloroformio, ma divenne dipendente da questa sostanza fino ad arrivare al suicidio (tagliandosi le vene sotto anestesia) dopo esser stato arrestato per aggressione a delle prostitute.
1846, primo intervento chirurgico con anestesia generale 
Invece il dottor Morton cercò di nascondere la vera natura dell'etere e lo brevettò sotto il nome di Letheon. Scoperta quasi subito la falsificazione, il brevetto non gli viene riconosciuto. Morton trascorse l'ultima parte della sua vita, tossicodipendente dall'etere, a Boston.
In Italia la prima applicazione dell'etere come anestetico avvenne il 2 febbraio 1847 all'ospedale Maggiore di Milano.
Attualmente, dopo una lunga evoluzione, si distingue tra anestesia locale e generale o sistemica.
Nel primo caso le sostanze (lidocaina, benzocaina), vengono iniettate localmente, e anestetizzano un piccola parte del corpo. Se venissero iniettate in circolo, sarebbero molto pericolose.
Le anestesie generali, invece si compongono di diverse sostanze che hanno diverse funzioni.
Generalmente una preanestesia a base di benzodiazepine, che serve come rilassante muscolare.
Successivamente il paziente deve essere sedato, cioè reso tranquillo e privo di ansia, deve essere privato della sensazione del dolore, almeno nell'area interessata dall'operazione; inoltre deve essere indotto un profondo rilassamento muscolare.
In breve, i più usati sono i barbiturici che una volta venivano usati come sonniferi (ora non più perché era facile adoperarli per suicidarsi); sono molto potenti, danno generalmente un sonno profondo e duraturo e rilassano la muscolatura.
Gli anestetici gassosi come etere e cloroformio sono ormai superati, in particolare il cloroformio è cancerogeno.
Il protossido d'azoto viene ancora utilizzato quando la componente da combattere è principalmente legata all'ansia o per il mantenimento dell'anestesia, perché possiede blande proprietà anestetiche ma potenti proprietà analgesiche ed ansiolitiche.
Senza l'uso di altre sostanze, l'inalazione di questo gas induce uno stato di sedazione cosciente, descritto come uno stato di depressione della coscienza, durante il quale vengono conservate la capacità di respirare autonomamente, i riflessi protettivi delle vie aeree e la capacità di rispondere a stimoli verbali.
Esistono tutta una serie di composti organici abbastanza semplici, molti dei quali sono eteri, spesso con alogeni, che negli ultimi 50 anni sono stati scoperti e utilizzati come anestetici e poi sostituiti da altri e da altri ancora.
A seconda del tipo di intervento e del paziente (allergie, età, peso, malattie), il lavoro dell'anestesista è proprio quello di scegliere il mix adatto all'operazione e al paziente...
Resta da chiarire un elemento più importante: gran parte dell'enorme sviluppo che ha avuto la chirurgia nel secolo scorso è stato possibile grazie all'invenzione dell'anestesia. Senza questa la chirurgia sarebbe rimasta un "ramo terrifico" della medicina.

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