Abbiamo visto che nei capillari, le sostanze nutritive e l’ossigeno abbandonano il sangue per diffondere verso le cellule circostanti. Insieme a loro, anche una parte della frazione liquida del sangue abbandona il sistema circolatorio e si riversa negli spazi interstiziali tra i capillari e le cellule.
Questo liquido, detto linfa, che si aggiunge al liquido interstiziale, rappresenta soltanto l’1% del sangue che scorre attraverso i capillari, ma, data la rapidità della circolazione, può arrivare in un giorno a un volume di circa 3 litri.
Il sistema linfatico è il sistema di vasi che svolge la funzione di ricondurre al sistema cardiocircolatorio il liquido interstiziale. Esso è inoltre la sede nella quale l’organismo combatte le infezioni causate dall’ingresso di agenti estranei potenzialmente nocivi come i virus, i batteri ecc.
Il sistema linfatico è costituito da una fitta rete di vasi linfatici che percorrono tutto il corpo, da numerosi linfonodi e da una serie di organi linfatici: le tonsille, il timo, la milza, l’appendice e il midollo osseo.
Le tonsille sono piccoli agglomerati di tessuto linfatico che si trovano nella faringe. Attaccano e distruggono i microrganismi che penetrano nel corpo attraverso la bocca.
La milza è un organo linfatico il cui compito è di filtrare il sangue, che viene ripulito da virus e batteri.
Inoltre la milza svolge la funzione di distruggere i globuli rossi e i globuli bianchi «invecchiati».
La principale funzione del timo è di organo linfoide primario per lo sviluppo dei linfociti T, funzione che si attua già negli stadi più precoci dello sviluppo prenatale.
La linfa uscita dai capillari viene raccolta dai capillari a fondo cieco del sistema linfatico. I vasi linfatici sono provvisti di valvole che impediscono il riflusso della linfa.
La linfa entra nei linfonodi dai vasi linfatici afferenti ed esce da quelli efferenti. Nei linfonodi si trova un gran numero di globuli bianchi, macrofagi e linfociti.
I vasi linfatici trasportano dai tessuti al sangue la linfa: una soluzione acquosa contenente sali minerali e proteine plasmatiche fuoriuscite dal circolo sanguigno. I vasi più piccoli (capillari linfatici) si uniscono a formare i dotti linfatici. I due dotti principali sfociano nell’apparato circolatorio all’altezza delle vene succlavie, due grosse vene poste alla base del collo.
Il sistema linfatico ha anche la funzione di assorbire i grassi e di trasportarli verso il sistema circolatorio, per mezzo del dotto toracico.
Il sistema linfatico ha anche la funzione di assorbire i grassi e di trasportarli verso il sistema circolatorio, per mezzo del dotto toracico.
I capillari linfatici sono piuttosto permeabili e vengono pertanto facilmente penetrati da virus e batteri. Per questa ragione il sistema linfatico è la sede dove le difese dell’organismo combattono la loro battaglia contro le infezioni. Ciò avviene soprattutto nei linfonodi, piccoli noduli lunghi meno di 2,5 cm, presenti in tutto il corpo ma concentrati soprattutto nelle ascelle, nel collo e nell’inguine.
La loro funzione è di filtrare la linfa trasportata dai vasi linfatici e in particolare di ripulirla da virus e batteri.
La loro funzione è di filtrare la linfa trasportata dai vasi linfatici e in particolare di ripulirla da virus e batteri.
Il sistema di protezione di un organismo complesso è composto da diverse «linee» di difesa. Le difese non specifiche non distinguono un invasore dall’altro. La prima linea di difesa non specifica è di tipo meccanico ed è fornita dalla pelle e dalle mucose.
Qualora la barriera meccanica sia superata vi sono altri sistemi di difesa non specifici: la risposta infiammatoria e la febbre.
Se si produce una ferita esposta all’ingresso di batteri, particolari cellule del connettivo liberano diversi tipi di molecole, tra le quali l’istamina. Essa induce la dilatazione dei vasi sanguigni e quindi un maggior afflusso di sangue, determinando i sintomi infiammatori. Un gran numero di globuli bianchi è richiamato nell’area interessata per fagocitare i batteri presenti. Un particolare tipo di globuli bianchi, i macrofagi, sono in grado di fagocitare qualsiasi tipo di batterio e costituiscono una difesa contro tutti i tipi di infezione.
Qualora i batteri entrino nel corpo e nella circolazione sanguigna, la risposta più comune da parte dell’organismo è l’aumento della temperatura corporea, o febbre.
Le difese non specifiche dell’organismo possono non bastare a debellare i microrganismi che riescono a penetrare nel corpo umano. Esiste quindi un sistema di difesa più efficiente, il sistema immunitario, che agisce in maniera specifica contro gli invasori.
Il sistema immunitario non è identificabile con un organo in particolare o con una parte anatomica: esso è caratterizzato da diverse cellule che circolano nel corpo attraverso il sangue, il liquido interstiziale e il sistema linfatico.
La risposta immunitaria viene attivata dalla presenza di un antigene, cioè di una qualsiasi sostanza estranea. Se il sistema immunitario rileva la presenza di un antigene incrementa il numero di globuli bianchi, ma soprattutto produce particolari proteine: gli anticorpi.
Per esempio, funzionano da antigeni le proteine o gli zuccheri presenti sulla superficie
di virus, batteri, spore e cellule tumorali. Gli anticorpi si legano all’antigene e favoriscono la distruzione di queste cellule (o virus) da parte dei globuli bianchi.
Il nostro sistema immunitario è dotato di «memoria». Questa è la ragione per cui, una volta che ci si è ristabiliti da alcune malattie, si è immuni a un successivo contagio.
La memoria del sistema immunitario viene utilizzata per conferire all’organismo umano l’immunità ad alcune gravi patologie. Il sistema delle vaccinazioni si basa sul fatto che non vi è nessuna differenza nella risposta immunitaria se l’antigene invade l’organismo in maniera naturale o se viene iniettato artificialmente.
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