martedì 19 novembre 2013

SEGUIAMO LA COMETA!

Della cometa Ison abbiamo già parlato qui.
Essa raggiungerà il perielio, la distanza minima dal Sole, soltanto il prossimo 28 novembre, ma dall’alba di ieri curiosi ed appassionati di astronomia possono già ammirare ad occhio nudo la cometa Ison, non lontana da Spica, la stella più brillante della costellazione della Vergine. Nuvole permettendo.

                   Qui posiamo vedere il percorso della cometa verso il sole in modo interattivo.



Per chi vorrà seguire la cometa on line sarà possibile seguire l’evento astronomico attraverso diverse dirette streaming, come quella proposta da Livestream.com. Altre immagini spettacolari della cometa sono proposte dal Marshall Space Flight Center di Huntsville, in Alabama (Stati Uniti)

I più curiori potranno  seguire tutte le informazioni e i dettagli tecnici sul percorso della cometa su Cometison2013. La cometa dovrebbe riservare un grande spettacolo per tutto il periodo di dicembre, compresi i giorni di Natale.   Rispetto agli entusiasmi del 2012, al momento della sua scoperta, quando fu definita come la «cometa del secolo» e si calcolò come avrebbe dovuto brillare più della Luna piena, le aspettative si erano però ridimensionate. E non mancavano i timori per la possibilità che venisse disintegrata dal calore. Nei giorni scorsi si spiegava come la cometa fosse ancora poco luminosa, nonostante si fosse avvicinata al perielio, mentre Nextme.it aveva ribadito come fosse «lontana dalla stazza della spettacolare cometa Hale-Bopp, larga circa 30 km, che illuminò i cieli notturni della Terra durante il suo passaggio, nel 1997». Eppure, durante il suo viaggio verso il Sole, ISON ha acquistato sempre maggiore luminosità. fino all’appuntamento di ieri, da quando è diventata visibile anche ad occhio nudo, in anticipo rispetto alle ultime previsioni. Per ammirare Ison servirà individuare la posizione di Spica.
Un gruppo di ricercatori ha stabilito che le fiamme luminose che escono dalla testa della cometa potrebbero indicarne la scissione del nucleo. Questo fenomeno ha catturato l’attenzione di Karl Nattams, un osservatore del Naval Research Laboratory che ha un ruolo di primo piano nel’osservazione del corpo celeste per la NASA. «Questo fenomeno potrebbe essere il risultato della frammentazione del nucleo di ISON, tuttavia potrebbe essere il risutato dell’aumento di attività della cometa man mano che si avvicina al sole», ha detto Battams. Se la cometa si sta frammentando, la sua luminosità dovrebbe aumetare vertiginosamente per poi diminuire allo stesso modo: «Non possiamo saperlo fino a quando ISON non raggiungerà il campo visivo della sonda STEREO della NASA il 21 novembre».

Ricordiamo che la cometa passerà a 1,2 milioni di chilometri dalla superficie del Sole. Timori per la Terra? Nessuno, dato che la cometa resterà comunque a una distanza di circa 64 milioni di chilometri rispetto al nostro pianeta.


                      
Comet ISON Rising 11 Nov. 2013 from Roy Spencer on Vimeo.

Fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/1220043/ison-come-vedere-lo-spettacolo-della-cometa-ison/

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