Le malattie autosomiche si trasmettono dai genitori ai figli e sono dovute a mutazioni presenti sui cromosomi autosomi, cioè i cromosomi non legati al sesso. Si parla di malattie autosomiche recessive e di malattie autosomiche dominanti.
Nelle malattie autosomiche recessive, perchè la malattia si manifesti, è necessario che il figlio erediti l'allele recessivo mutato da entrambi i genitori; se, invece, il figlio eredita un allele mutato ed uno normale, si dice che è portatore sano della malattia. Essere portatore sano non vuol dire avere la patologia, ma avere nel proprio DNA un allele mutato, che può essere trasmesso alle generazioni successive.
Normalmente i genitori di un bambino malato non manifestano la malattia in quanto sono portatori sani: entrambi i genitori presentano sia l'allele dominante sano sia l'allele recessivo mutato, ma entrambi possono trasmetter al figlio l' allele mutato, causa della patologia.
Esempi di malattie autosomiche recessive sono: la fibrosi cistica, la fenilchetonuria, l'anemia mediterranea (o talassemia) o l'albinismo.
Se i membri di una famiglia sono portatori sani di una patologia senza saperlo, il bambino può essere il primo a manifestare la malattia
Se i membri di una famiglia sono portatori sani di una patologia senza saperlo, il bambino può essere il primo a manifestare la malattia
Si può schematizzare la situazione con il quadrato di Punnett:
Indichiamo con “a” l’allele malato e con “A” l’allele sano, sia la mamma che il papà sono “Aa”, dato che sono entrambi portatori sani.
A
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a
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A
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AA
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Aa
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a
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Aa
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aa
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50% Aa figli portatori sani
25% aa figli malati
Vediamo ora cosa succede nel caso in cui un genitore siano sano e l'altro portatore: la coppia avrà il 50% dei figli sani ed il 50% dei figli portatori sani
Serviamoci ancoradel quadrato di Punnett:
50% AA figli sani
A
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a
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A
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AA
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Aa
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A
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AA
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Aa
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50% Aa figli portatori sani
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