Va in onda da martedì 10 dicembre alle 20.30 " il mistero delle sette sfere” (Rai scuola, canale 146 del digitale terrestre, 806 di Sky), un programma prodotto da Rai Educational e Inaf, l’Istituto nazionale di astrofisica. In fondo al post trovi la alla prima puntata.
E’ la storia della esplorazione umana, di ciò che ci spinge, da homo sapiens in poi, ad affrontare l’ignoto, anche accettando sfide sempre più difficili, solo per scoprire cosa c’è dietro l’angolo, o in cima a una montagna, o in fondo al mare, o nel centro della Terra o al di fuori del nostro pianeta.
Il progetto televisivo prevede in futuro un programma sulle conquiste spaziali italiane (realizzato con Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana), e uno sulla biologia con Edoardo Boncinelli; il fine è di costruire un vero e proprio spazio dedicato alla comunicazione della scienza per il grande pubblico.
L’idea di base è dimostrare che, anche se da noi non c’è la mitica Bbc, si può essere capaci di far apprezzare al pubblico la scienza, presentando il suo lato più affascinante e coinvolgente.
La trasmissione prende spunto dal libro "Il mistero delle sette sfere. Cosa resta da esplorare: dalla depressione di Afar alle stelle più vicine "di Giovanni F. Bignami.
Questo libro racconta la straordinaria storia passata, presente, ma soprattutto futura, dell'esplorazione umana, scandita attraverso sette sfere concentriche (dalla più vicina alla più distante dalla Terra). Ci accompagnano in questo divertente viaggio, tra finzione e realtà, due guide d'eccezione: Jules Verne e Wernher von Braun. Si parte dalla sfera 0, quella della Terra, dove oggi rimane ben poco da scoprire. È invece quasi tutta da esplorare la sfera -1, o dell'Oceano, con i suoi tesori e i suoi misteri. E lo stesso vale per la sfera -2, il centro fuso della Terra. Allontanandoci dal nostro pianeta, ecco la sfera +1, del Cielo, 300 km sopra di noi, dove veleggia maestosa la Stazione spaziale. Le nostre tappe successive, le sfere +2 e +3, sono quelle della Luna e di Marte. Infine, l'ultima sfera, + 4, o "delle stelle fisse", fino ad Alpha Centauri, a cui arriveremo con velocità pari a una frazione della velocità della luce. Oggi non sappiamo come andarci, ma sappiamo perché: per trovare, ne siamo praticamente certi, un nuovo pianeta, la Nuova America.
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