evoluzione o involuzione? |
Gli animali quando hanno bisogno di nutrirsi si muovono per andare alla ricerca di nuove risorse; l’uomo ha assunto nel corso dei secoli l’abitudine di muovere le risorse di cui necessita da qualsiasi punto della biosfera verso di sè; la conseguenza di ciò è che gli animali acquisiscono risorse, producono rifiuti e li smaltiscono, il tutto a “scala locale”, mentre l’uomo le acquisisce a “scala globale”, produce rifiuti a scala locale e li smaltisce a scala ancora più ristretta (es. le discariche); ciò determina un sovrasfruttamento nelle aree di prelievo e inquinamento nelle aree di accumulo.
Se per quanto riguarda il mondo animale e vegetale abbiamo visto che il rifiuto non rappresenta qualcosa di negativo ma bensì una nuova risorsa che attraverso i percorsi di riciclizzazione restituisce all’ambiente quei mattoncini, “i nutrienti”, che sono essenziali per la produzione di nuova “vita”, nel caso dell’uomo invece il discorso è molto molto… più complesso perché nonostante per vivere egli necessiti di circa 40 elementi essenziali presenti in natura, in realtà riesce ad utilizzare anche tutti gli altri e, in più, “abusa” di nuovi elementi di origine sintetica.
La continua ricerca di migliorare le condizioni economiche, il desiderio di progredire nello sviluppo industriale, l’aumento della popolazione e la conseguente necessità di ottimizzare i processi produttivi sono le cause che hanno portato l’uomo ad un uso indiscriminato sia degli elementi naturali sia di quelli sintetici, ad un aumento della produzione di rifiuti con effetti sempre più pesanti per l’equilibrio del nostro pianeta e per la nostra stessa salute.
Gli elementi di nuova sintesi e i prodotti da essi derivanti sono tantissimi e sono talmente entrati nel nostro quotidiano che difficilmente riusciremmo a farne a meno. Questi elementi sintetici, sono quelli che ci permettono di portare la spesa in quei comodi e resistenti sacchetti di plastica, che servono a costruire le preziosissime schede dei nostri cellulari, a produrre stoviglie usa e getta o imballaggi che proteggano computer, TV color e quanto altro. Il problema fondamentale consiste nel fatto che tali prodotti, in quanto artificiali, non rientrano nei percorsi di riciclizzazione, hanno tempi di decomposizione estremamente lunghi, nell’ordine di centinaia o migliaia di anni, e spesso finiscono in discarica. Per questo motivo sarebbe importante non farne un uso indiscriminato, cercando di evitare i prodotti usa e getta e di prediligere almeno quelli che i moderni sistemi di riciclaggio cercano di “recuperare” come ad esempio si fa per il vetro o per la carta.
A questo punto sarà interessante fare qualche esempio dei due aspetti legati al problema dei rifiuti nella società umana, il primo inerente l’alterazione dei cicli della materia e il secondo riguardo l’abuso dei materiali di nuova sintesi. Infine faremo “un salto” in discarica per scoprire quali sono i principali prodotti che in essa vengono accumulati e quale sia il loro destino.
Abbiamo già parlato anche qui del problema dei rifiuti e qui
Abbiamo già parlato anche qui del problema dei rifiuti e qui
da: http://www.ecologicacup.unisalento.it/rif_08degrado.aspx
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