Quest’anno si celebrano i 450 anni dalla nascita di Galileo, scienziato moderno e grande scrittore italiano (come lo definì Calvino). “Io dico l’universo. 450 anni con Galileo” è il titolo della nuova trasmissione di Radio3, tratto da un inciso galileiano, estratto dal celeberrimo passo de “Il Saggiatore”, quando Galileo ricorda che il grandissimo libro che ci sta aperto innanzi agli occhi (l’universo appunto) è scritto in lingua matematica. Il programma andrà in onda sabato 15 febbraio, giorno del compleanno di Galilei, nato appunto 450 anni fa, nel 1564 a Pisa, e proseguirà ogni sabato alle 18.00 fino al 12 luglio. Sarà l’occasione per raccontare e per ragionare intorno alla vita, all’opera e alla scienza di Galileo, fino a toccare i temi contemporanei che raccolgono la sua eredità.
Padova, casa di G.Galilei |
Ogni puntata partirà dalla descrizione di un luogo frequentato da Galileo, come per esempio la Torre di Pisa dove, si narra, lui produsse alcuni dei suoi esperimenti sulla caduta dei gravi. Oppure sono luoghi dove le sue idee sono state dibattute, accolte e combattute come, tra gli altri, il Liceo romano Visconti - ex Collegio Romano - dove i gesuiti discussero le sue scoperte celesti. E ancora Santa Maria Novella a Firenze, dal cui pulpito partì la prima predica contro i copernicani. In altri casi sono luoghi dell’oggi che raccolgono e perpetuano l’eredità del grande scienziato pisano. Il Teatro Piccolo di Milano, dove Strelher mise in scena il testo brechtiano “Vita di Galileo”, il CERN di Ginevra, teatro delle scoperte contemporanee sull’origine dell’universo. Infine, ci sono i luoghi dell’arte, come la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, al cui interno si può vedere la prima Luna con i crateri ad opera di Lodovico Cardi detto il Cigoli. Con il luogo, si apre il tema di ogni puntata. Qualche esempio: il nuovo sguardo sull’universo (ad occhio nudo non basta più); i concetti di esperienza, metodo e logica della scienza moderna; la scienza e il potere; il processo e i processi alla scienza; il caso Galileo nella chiesa di oggi, ma anche l’arte, il teatro e il cinema, fino alla scrittura e alla lingua galileiana. Le voci che discuteranno intorno a questi temi sono scelte tra i maggiori studiosi italiani del Seicento, ma anche tra fisici, storici dell’arte, scrittori, filosofi, matematici, storici, politici, giornalisti e artisti.
La prima puntata si intitola “Vi presento Galileo”: Rossella Panarese, dal Museo Galileo di Firenze, sarà a colloquio col direttore Paolo Galluzzi. La seconda puntata, “Un cambio di prospettiva. La casa in via Galilei 17: Padova (il telescopio puntato verso il cielo), Rossella Panarese a colloquio con il fisico Carlo Rovelli. La terza puntata, “Il processo. Sala Capitolare del Convento di Santa Maria Sopra Minerva”, verrà trasmessa da Roma (dove Galileo abiurò): Alessandra Tarquini a colloquio con lo storico Michele Ciliberto. Nella quarta puntata, “Il mondo in movimento. II laboratori del Gran Sasso”, dove è andato in scena ITIS Galileo, Pietro del Soldà sarà a colloquio con Marco Paolini. La quinta puntata, “L’universo macchina. Palazzo della Sapienza”, vedrà Pietro del Soldà a Pisa a colloquio col filosofo Remo Bodei.
“Io dico l’universo. 450 anni con Galileo” è un programma di Paolo Conte e Rossella Panarese. Al microfono si alterneranno molte delle voci di Radio3, tra cui Gabriella Caramore, Paolo Conte, Pietro del Soldà, Pietro Greco, Marco Motta, Rossella Panarese, Alessandra Tarquini, Marino Sinibaldi, Giorgio Zanchini. La regia è di Diego Marras, in redazione Costanza Confessore.
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