Da http://www.enciclopediadelledonne.it/, la biografia di una grande paleontologa i cui meriti all'epoca non furono subito riconosciuti, sia perché donna, sia perché di umile origine.
La scrittrice Tracy Chevalier nel libro " Strane Creature", ci racconta la storia di Mary. I personaggi sono descritti con grande realismo e coinvolgono i lettori in una storia di coraggio, sacrificio, determinazione e volontà di emancipazione, che supera i confini del tempo per divenire quanto mai attuale.
( T. Chevalier è l'autrice di altri libri tra cui " La ragazza dall'orecchino di perla"). Il libro risulta romantico e commovente.
MARY ANNING
Lyme Regis 1799 - 1847
Nasce in una famiglia povera; unica di dieci figli, riesce a sopravvivere insieme al fratellino Joseph, e per un caso; infatti ha poco più di un anno quando la vicina che la tiene in braccio è colpita da un fulmine insieme ad altre due donne. Nasce anche all’incrocio fra le scogliere del Dorset e del Devon, ricche di fossili del Giurassico [ La zona, detta “Jurassic Coast” anche se comprende il Triassico e il Cretaceo, è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’umanità nel 2001.], venduti da secoli o come curiosità o come rimedi contro svariate malattie.
Il padre Richard, un ebanista, vende più ammoniti che comò e insegna alla figlia a riconoscerle, prelevarle e ripulirlie. Muore di tisi quando Mary ha 11 anni, lasciando solo debiti. Lei ne continua l'attività, con la madre e Joseph, il quale nel 1811 scopre il primo cranio di Ichtyosaurus, un rettile marino. L’anno seguente mary scopre buona parte del rimanente scheletro.
ittiosauro |
Capace di raffigurarsi la sagoma di un animale – vissuto milioni di anni prima e che non somiglia a quelli che può vedere attorno a sé – in frammenti di ossa, accurata nel ricomporli, sei anni dopo ne ricostruisce lo scheletro intero e l’esploratore tedesco Ludwig Deichart la soprannomina «la principessa della paleontologia» .
La sua reputazione cresce, il reddito no, anche perché Joseph è andato a bottega da un tappezziere. La madre sta per vendere gli ultimi mobili e il tenente colonnello Thomas James Birch mette all’asta, fra i conoscitori europei, i fossili che aveva acquisito dalla famiglia Anning; consegna a lei i proventi: solo 400 sterline.
plesiosauro |
Nel 1823 Mary scopre il primo plesiosauro, un altro “drago”, che suscita scalpore nella comunità scientifica e nelle gazzette. A Georges Cuvier, massima autorità del tempo, viene il dubbio che si tratti di un falso, ( per l’anatomista francese quella bestia dal collo lunghissimo aveva “troppe vertebre”) finché ne riceve un disegno particolareggiato e ammette di aver sbagliato. È la consacrazione. «Meraviglioso esempio del favore divino, quella povera ragazza ignorante... grazie alle sue letture e alla sua diligenza, è arrivata a un grado di conoscenza tale da potersi intrattenere con professori ed altre persone competenti, e tutti riconoscono che ne capisce più di scienza di chiunque altro nel regno», scrive Lady Harriett Silvester nel 1824.
Ignorante, proprio no. Annota e critica articoli scientifici che si fa mandare dai visitatori, impara l’anatomia sezionando pesci e seppie per meglio visualizzare, per similitudine, la forma di specie estinte. A 27 anni, con i risparmi compra una casa e al pianterreno apre l’Anning’s Fossil Depot, assistita da una signorina di buona famiglia, Elizabeth Philpot, che ne diventa l’amica e la collaboratrice. Il deposito è presto frequentato da celebrità come re Federico Augusto II di Sassonia o i “fossilisti” del museo di storia naturale di Londra e di quello di New York. Tra i visitatori più assidui, ci sono i protagonisti del grande conflitto tra scienza e religione allora in corso: il geologo Charles Lyell, amico e protettore del giovane Charles Darwin; Roderick Muchinson e la moglie Charlotte che mette Mary in contatto con clienti nel resto d’Europa; William Buckland, il reverendo che le resta amico fino alla morte; Henry Thomas de la Bèche che le dedica l’acquerello Duria Antiquor: - un “Dorset più antico” popolato dalle creature che lei aveva identificato. Riprodotto a stampa (e ancora oggi in molti libri di scuola) servì anche questo a raccogliere fondi per aiutarla.
Ignorante, proprio no. Annota e critica articoli scientifici che si fa mandare dai visitatori, impara l’anatomia sezionando pesci e seppie per meglio visualizzare, per similitudine, la forma di specie estinte. A 27 anni, con i risparmi compra una casa e al pianterreno apre l’Anning’s Fossil Depot, assistita da una signorina di buona famiglia, Elizabeth Philpot, che ne diventa l’amica e la collaboratrice. Il deposito è presto frequentato da celebrità come re Federico Augusto II di Sassonia o i “fossilisti” del museo di storia naturale di Londra e di quello di New York. Tra i visitatori più assidui, ci sono i protagonisti del grande conflitto tra scienza e religione allora in corso: il geologo Charles Lyell, amico e protettore del giovane Charles Darwin; Roderick Muchinson e la moglie Charlotte che mette Mary in contatto con clienti nel resto d’Europa; William Buckland, il reverendo che le resta amico fino alla morte; Henry Thomas de la Bèche che le dedica l’acquerello Duria Antiquor: - un “Dorset più antico” popolato dalle creature che lei aveva identificato. Riprodotto a stampa (e ancora oggi in molti libri di scuola) servì anche questo a raccogliere fondi per aiutarla.
Gli specialisti glieli riconoscono, e infatti danno il suo nome a numerose specie, ma per loro è solo una donna, e del popolo. Ne è consapevole e amareggiata. Non è ammessa nemmeno in visita alla Geological Society di Londra anche se i membri ne usano le opinioni e le scoperte (tra cui il fatto che certi sassi friabili erano in realtà coproliti, feci fossilizzate) per scrivere la storia della vita e della morte delle specie nel «tempo profondo» delle ere geologiche, e approdare con Charles Darwin alla teoria dell’evoluzione. A quel tempo si pensava che la vita della terra contasse soltanto poche centinaia di milioni di anni, comunque molti di più di quelli biblici. Da credente lei ne era turbata, così come Elizabeth Philpot , ma non al punto di abbandonare le ricerche.
Muore a 47 anni, di cancro al seno. De la Bèche, presidente della Geological Society, ne pronuncia l’elogio funebre davanti all’assemblea, come se lei ne avesse fatto parte. Anni dopo, Charles Dickens racconterà sulla rivista letteraria All Year Round la vita della «figlia del carpentiere che si guadagnò un nome tutto per sé e se lo meritava.»
Henry Thomas de la Bèche: acquerello "Duria Antiquor" ( un “Dorset più antico”) |
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